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Applausi a scena aperta per “La zia di Carlo” firmata Valerio Santi per il primo appuntamento del Teatro L’Istrione

05.10.2019.

di Elisa Guccione 

CATANIA- La stagione del Teatro L’Istrione inizia in grande stile e con la sicurezza di una commedia godibilissima e ben collaudata come “La zia di Carlo” testo del 1892 di Brandon Thomas, cavallo di battaglia dei più grandi attori italiani da  Macario, Sordi, Bramieri al nostro Gilberto Idonea, in scena fino a domenica 6 ottobre.

La versione di Valerio Santi, autore anche della regia e non solo protagonista nel doppio ruolo di Federico Babeli e della pittoresca Donna Lucia De Alvadorez è allegra, frizzante e dinamicamente perfetta nell’essenziale semplicità della storia ricca di esilaranti equivoci e gag al fulmicotone, per un classico della comicità che non risente lo scorrere del tempo.

Le regole borghesi di fine ottocento imponevano alle ragazze di buona famiglia di non accettare appuntamenti con soli uomini e il telegramma che annunciava la mancata presenza della ricca zia Donna Lucia, Cindy Cardillo, distruggeva i piani dei due giovani e squattrinati rampolli Giacomo Ceseni, Dario Castro che ha curato anche l’ottima direzione musicale arricchendo lo spettacolo di importanti momenti canori, e Carlo De Vichi, Luca Micci, innamorati di Amy Spettighi, Ilenia Scaringi, e Kitty Verdoni, Alessandra Ricotta, nell’intento di dichiararsi alle amate e trascorrere una giornata al loro fianco finché non “convincono” o meglio “costringono” l’amico Federico a indossare i panni della zia davanti ad un compiaciuto ed accondiscendente maggiordomo, Concetto Venti.

La storia come da copione è un susseguirsi di incastri comici ben congegnati in maniera pulita e non esasperata come è l’interpretazione di Valerio Santi, nel dare vita in maniera convincente alla zia milionaria che riesce a far innamorare il tutore delle due fanciulle Stefano Spettighi, Francesco Russo, e il barone Francesco Ceseni, Salvo Scuderi, diventando l’oggetto del desiderio dei due uomini.

Divertenti i dialoghi al limite del possibile tra Valerio Santi e Francesco Russo il quale tenta in tutti i modi di conquistare la ricca brasiliana fino al punto di cedere al ricatto di ottenere il consenso scritto al matrimonio delle due nipoti con i loro pretendenti, fin quando non arriva la vera zia di Carlo con tanto di nipotina in età da marito al seguito, Francesca Coppolino, regalando spassosi colpi di scena, che hanno meritato applausi a scena aperta e standing ovation finale della platea, gremita in ogni ordine di posto, per uno spettacolo in cui non si può non ridere e uscire sorridenti dal teatro soddisfatti di aver allontanato, almeno per due ore, le preoccupazioni quotidiane.

Elisa Guccione

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