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Boato e cenere, esplode lo Stromboli. Non ci sono danni

Boato e cenere, esplode lo Stromboli. Non ci sono danni

29.08.2019.

STROMBOLI (MESSINA) – Un boato, una colonna di fumo altissima e una pioggia di cenere che ha oscurato tutto: lo Stromboli è tornato a fare paura. A poco più di un mese dall’eruzione costata la vita a un escursionista di Milazzo, una nuova violenta esplosione ha scosso uno dei vulcani più attivi del mondo. Questa volta non ci sono state vittime e danni, ma l’attività ha provocato il panico in molti – tra residenti e turisti, ancora numerosi – ed è stata avvertita distintamente in tutte le Eolie.

La fuoriuscita di lapilli e altro materiale incandescente ha provocato un incendio sulla zona sommitale del vulcano e in contrada Forgia Vecchia, sul versante dell’abitato di Stromboli. “La situazione è sotto controllo”, ha detto il sindaco di Lipari Marco Giorgianni. Altri piccoli focolai sono scoppiati nella zona di Ginostra, dove molte persone per proteggersi dalla caduta di cenere e altro materiale vulcanico si sono radunate nella chiesetta della minuscola frazione, raggiungibile solo via mare.

Proprio a Ginostra era morto il 3 luglio scorso l’escursionista Massimo Imbesi, di Milazzo, colto di sorpresa dall’esplosione mentre era su un sentiero insieme a un amico che si era invece salvato. “Si è trattato di una replica dell’evento del 3 luglio. Alle 12.17 c’è stata una forte esplosione nella zona sommitale del vulcano con un flusso piroclastico che si è espanso in mare”: spiega l’Ingv. “Stiamo ancora analizzando i dati – dicono – quindi non è possibile stabilire se sia più o meno forte dell’ultima, al momento non abbiamo segnalazione di danni”.

Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha detto che l’esplosione ha provocato anche un “mini tsunani”: un’onda anomala di 30 centimetri. E comunque, ha precisato, “tutto il sistema era in allerta: il vulcano è costantemente monitorato ed erano in vigore una serie di misure di interdizione da parte del sindaco, comprese le guide che bloccavano e presidiavano i sentieri che portano alla sommità del vulcano. I turisti sono stati adeguatamente informati, tanto che sono suonate anche le sirene di allarme e sono scattate tutte le misure previste dal piano di protezione civile”.

Tra i testimoni dell’eruzione anche lo chef palermitano Natale Giunta, volto della Prova del Cuoco, in vacanza alle Eolie. “Abbiamo sentito due boati nel giro di pochissimi minuti – dice – Due potenti esplosioni. Stromboli è coperta da una nuvola di fumo…”. Un racconto simile a quello di un abitante di Ginostra, Gianluca Giuffrè.

“Poco dopo mezzogiorno abbiamo sentito un boato fortissimo – racconta – e subito dopo abbiamo visto il cielo oscurarsi a causa della nube altissima di fumo che si è alzata. I turisti che si trovano in questo momento a Ginostra, circa un centinaio, hanno avuto paura ma noi li abbiamo rassicurati radunandoli dentro la chiesetta del paese”. Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che ha seguito in presa diretta gli sviluppi della situazione, ha sottolineato come “la macchina della Protezione civile e del Corpo forestale regionali, delle Forze dell’ordine e dei volontari si è subito messa in moto. Per fortuna non ci sono stati danni a persone o cose”.

Il governatore ha spiegato che, “in modo precauzionale”, è stato concordato con il sindaco di interdire per alcune ore l’ormeggio ai natanti non di linea. “Ovviamente – ha concluso Musumeci – lo Stromboli fa il suo mestiere e non possiamo rimproverargli nulla. Dipende da noi cercare di rendere compatibile la nostra presenza sull’isola”.

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