“Buonanotte papà”, quando la superstizione diventa ossessione

di Elisa Guccione 

CATANIA- La superstizione e i tanti ragionamenti legati a tradizioni, riti propiziatori e credenze popolari rivolte alla speranza di un futuro felice. Questo il filo conduttore della spassosa commedia “Buonanotte Papà” scritta, diretta e interpretata da un istrionico Eduardo Saitta sul palco del Teatro Piscator in scena fino al 15 aprile.

Marco (Eduardo Saitta) direttore di successo di un’azienda familiare ereditata dal padre vive nell’eterna paura di essere attaccato dalla sfortuna e perdere tutto quello che gli è più caro. Certamente un insicuro che vede in ogni piccolo gesto o coincidenza un possibile evento fortunato oppure una catastrofe personificata nella figura del collaboratore Crisantemo Malvurio (Massimo Procopio), che basta solo nominarlo affinchè si scatenino fulmini e tempeste come nella famosa trasposizione cinematografica della Patente di Pirandello interpretata da Totò.

Gesti scaramantici di ogni tipo, arredamento realizzato con cura per scongiurare la malasorte con corna appese nelle pareti, quadri con peperoncini e ferri di cavallo e ovviamente tutto, compresi i costumi, sui toni caldi e soprattutto anti jella del rosso. L’apice della follia scaramantica arriva quando assume in azienda il giovane impiegato Alberto Fiorito (Francesco Consoli) dotato di un portafortuna naturale la gobba. Equivoci e gag al limite del possibile,  come segregare i propri dipendenti in azienda per non interrompere il magico flusso di fortuna incredibilmente avvenuto con l’arrivo dell’impiegato gobbo, si susseguono senza sosta fino al punto in cui il protagonista in sogno si confronta con la sua coscienza spiegando il perché dei suoi comportamenti.

Uno spettacolo fresco e divertente con un cast, capitanato da un sempre più bravo Eduardo Saitta e composto da Aldo Mangiù, Massimo Procopio, Eleonora Musumeci, Franco Arena, Giorgia Paone, Lucia Debora Chiaia, Domenico Oliva, Francesco Consoli, Nico Sofia, Agata Florio e Matteo Dicannavò,  capace di divertire e raccontare i vezzi e le manie di molti di noi nel rincorrere quella felicità tanto desiderata.

Elisa Guccione