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Carlotta Proietti: “Amo Catania e il grande affetto del pubblico catanese”

Carlotta Proietti: “Amo Catania e il grande affetto del pubblico catanese”

21.02.2020.

Di Elisa Guccione 

Cantante e attrice dalla contagiosa simpatia. Carlotta Proietti, i cui tratti somatici ricordano immediatamente quelli di papà Gigi, è un vero vulcano di bravura dalla trascinante empatia. Recentemente protagonista a Catania sul palco del Teatro L’Istrione con la divertente commedia “The Prudes”. La incontriamo durante una pausa di lavoro nella sua Roma, passeggiando tra le vie del centro.IMG_4736

Il ruolo del pubblico in “The Prudes” è molto importante ma tra le tante repliche in giro per l’Italia qual è stato quello più caloroso?

“La platea che ha reagito meglio è senza dubbio il teatro di Tor Bella Monaca e L’Istrione di Catania, dove il pubblico è stato subito complice con noi sul palco. La messa in scena si è svolta in modo più divertente e veloce anche grazie all’aiuto della gente che si è messa in discussione con il nostro dialogo immediato e diretto”.

So che è molto legata alla nostra città. Cosa ama di Catania?

“Sono stata a Catania per le prove dello spettacolo “Troppu trafficu pi nenti” che è stato rappresentato al Globe di Roma. In Sicilia sono stata tante volte per diletto e non solo per lavoro, anche se la mia prima vera volta in scena con un pubblico catanese è stata con “The Prudes. Ho molti amici catanesi e torno sempre con grande gioia, perché ogni volta che mi ritrovo a Catania vivo momenti speciali”.82551956_1877157132417212_5853977576191557632_o

Tante esperienze importanti per Carlotta Proietti come la soap “Il Paradiso delle signore”. Come si è svolto il provino?

“Tutto è nato in modo casuale. Ho superato il provino per questo piccolo personaggio, che doveva essere di un solo ingresso. Il ruolo della cliente benestante e antipatica è piaciuto ed è ritornato più volte e forse lo rivedremo ancora. Non ho molta esperienza nelle fiction, ma sono felice di uscire fuori dalla cosiddetta della “confort zone” e sperimentarmi in cose nuove e diverse”.

Nella sua vita prima arriva la musica e poi la recitazione. Ci racconta com’è avvenuto questo passaggio?IMG_4735

“In maniera assolutamente non prevista, ho frequentato la scuola teatrale “Il cantiere di Roma”. Volevo imparare a sciogliermi un po’, per stare meglio sul palco come cantante e invece ho scoperto un mondo altamente stimolante, tanto che la recitazione non mi ha più lasciata. E adesso il cantautorato l’ho messo un po’ da parte, ma non il canto e mi piacerebbe fare commedie musicali in modo da coniugare musica e recitazione. Vorrei fare, com’è già capitato, uno spettacolo da sola con una band…stiamo a vedere cosa succederà”.

Per un attore, un musicista è importante studiare e tutelare la propria voce. So che si è avvicinata in particolar modo al metodo Linklater il più importante studio sulla tecnica vocale…

“L’educazione della voce per chi fa il mio lavoro è fondamentale. Il metodo Linklater l’ho conosciuto quando ho frequentato la scuola di teatro. Il corso approfondito l’ho fatto con la collega attrice Emanuela Trovato, insegnante certificata di Linklater. Ho colto subito l’occasione per imparare a conoscersi meglio ed ho potuto notare che tutti noi allievi non eravamo necessariamente attori. Ho azzerato tutto quello che sapevo e mi sono rimessa in gioco scoprendo un mondo e un metodo comunicativo completamente diverso e molto interessante.

Quanto ha pesato nella sua vita e nella sua carriera essere la figlia di Gigi Proietti?IMG_5766

“Ci sono persone che ti giudicano in un certo modo per via del cognome. All’inizio non sapevo come reagire, poi ho compreso mettendomi nei panni del semplice pubblico che quel pregiudizio iniziale è naturale. Tutti appena vediamo, ad esempio, il figlio di De Niro ci chiediamo immediatamente cosa sa fare ed è giusto che sia così. So benissimo che esiste un grande filtro tra me e le persone che conoscono mio padre e devo dimostrare di fare questo lavoro in maniera professionale, forse, più degli altri. Io faccio parte di una famiglia che non mi ha mai “aiutato” o “spinto”. Sin da piccolissima mi è stato insegnato che tutto quello che avevo scelto di fare doveva essere fatto con impegno, studio e costanza in modo da non dovermi rimproverare nulla indipendentemente dal successo che avrei ottenuto.  Poi è chiaro che ci sarà sempre qualcuno nella vita che giudicherà male il nostro lavoro, qualunque esso sia solo per partito preso, ma l’importante è essere consapevoli di spendersi al massimo per quello che si desidera fare”.84705113_10215702952342542_4435867185658724352_o

Gigi Proietti che tipo di papà è?

“È molto simile a come lo si vede. In famiglia si scherza sempre, si sdrammatizza sulle cose in generale. Siamo molto uniti. Abbiamo un bellissimo rapporto di scambio, ci confrontiamo spesso nelle scelte lavorative, consigliandoci sulle decisioni da prendere. I miei genitori ci hanno lasciate libere di scegliere cosa fare nella nostra vita sapendo sempre che la famiglia è il punto di riferimento a cui fare affidamento”.

Dove la rivedremo prossimamente?

“Riporterò in scena “Il caso Maiorana show” che faremo al teatro ciack di Roma ed inoltre ci saranno molti testi nuovi per la prossima stagione che probabilmente metteremo in scena anche in Sicilia”.

Elisa Guccione 

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