Tragedia nella serata di martedì a Catania. Tre persone, tra cui due vigili del fuoco, sono morte a seguito di una esplosione causata da una fuga di gas. L’esplosione si è verificata in via Garibaldi, nella zona del Fortino. Le vittime sono Dario Ambiamonte e Giorgio Grammatico, tutti e due pompieri. Altri due vigili del fuoco sarebbero rimasti gravemente feriti e sono stati trasportati nell’ospedale Garibaldi. Un incidente costato la vita anche all’inquilino che, secondo le prime informazioni, aveva chiesto l’intervento dei pompieri probabilmente per una fuga di gas all’interno della casa in cui viveva in affitto e che aveva anche adibito ad officina per le biciclette. Si tratta della persona trovata carbonizzata. Probabilmente ha costretto i vigili del fuoco intervenuti a forzare la saracinesca perché svenuto a causa delle esalazioni di gas. Sul posto oltre alle forze dell’ordine anche il sindaco Enzo Bianco. Mentre la Procura di Catania ha aperto una inchiesta.
Secondo le prime informazioni, la squadra di vigili del fuoco era intervenuta in via Garibaldi, nel cuore di Catania, in seguito alla segnalazione di una fuga di gas. Prima ancora di poter intervenire, i quattro pompieri che si stavano avvicinando alla porta sono stati travolti dalla violentissima esplosione. Per due di loro non c’è stato nulla da fare, mentre altri due sono in prognosi riservata all’ospedale Garibaldi di Catania, ma non in pericolo di vita. Uno, il più grave, ha riportato un importante trauma polmonare, mentre il secondo ha un trauma cranico e ferite varie. Sotto choc, invece, l’altro vigile del fuoco rimasto illeso. Al momento è in luogo protetto, costantemente tenuto sotto controllo.
Sulla dinamica sta indagando la procura che tende a non escludere alcuna ipotesi. I primi accertamenti, infatti, hanno evidenziato come la deflagrazione si sia sprigionata dall’interno verso l’esterno, probabilmente a causa della fuga di gas di alcune bombole. Resta ancora da chiarire, però, cosa abbia impedito all’inquilino di aprire la porta o le finestre prima dell’arrivo dei pompieri. Forse potrebbe aver accusato un malore o, al contrario, lo avrebbe fatto volontariamente.