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Catania, «Il cimitero chiude»: custodi presi a randellate

Catania, «Il cimitero chiude»: custodi presi a randellate

14.09.2017.

Questa è una città davvero irredimibile. Che dimentica le malefatte, si gira dall’altro lato, non sa, non sente, non vede e assorbe il marcio come una spugna. E così, dopo i fatti del Rotolo, con la brutale aggressione a un ispettore dei vigili urbani colpito probabilmente dal branco solo per aver fatto il suo dovere, l’altro ieri pomeriggio c’è stata un’altra aggressione, l’ennesima in questa città, consumata ancora una volta ai danni di chi svolge il proprio lavoro al servizio della collettività. Come è stato per medici e infermieri dei Pronto Soccorso picchiati selvaggiamente o per alcuni autisti dell’Amt aggrediti sugli autobus.

Stavolta teatro della malefatta è stato il cimitero di Acquicella, luogo di pace trasformato in un ring da alcuni che altro non potremmo definire se non delinquenti. In città soffiava un vento a 70 kmh, in virtù di una perturbazione che nella mattinata di lunedì aveva colpito anche la nostra città. Alberi e grossi rami erano crollati in diverse zone della città e dunque il sindaco Enzo Bianco, per sicurezza, aveva emanato un’ordinanza di chiusura dei parchi cittadini e, appunto, del cimitero melle ore pomeridiane.

Due addetti della Multiservizi hanno provveduto dunque a invitare quanti si trovavano ancora in visita ai propri defunti a uscire. Tutti hanno fatto quanto veniva loro richiesto, tranne due o tre individui, poi fuggiti, che non hanno gradito l’“invito” e si sono scagliati contro quei poveretti prendendoli a randellate, forse spalleggiati da altri. Una vicenda inquietante che oggi sarà formalmente denunciata all’autorità giudiziaria.

S H A R E: