CATANIA – Oltre 500 chili di salmone, tonno, pesce spada, gamberi e polpi sono stati sequestrati dalla Guardia costiera di Catania nei più noti sushi bar della città. L’operazione denominata Sol Levante ha permesso di scoprire come praticamente tutti i locali controllati non fossero in regola.
Per i titolari sono scattate pesanti sanzioni e il sequestro della merce e, in alcuni casi, anche la denuncia. I controlli hanno accertato, in più di un caso, la scarsa qualità dei prodotti somministrati ai clienti e in alcuni casi anche la vendita di prodotti surgelati scaduti da tempo.In particolare, i titolari di due noti ristoranti specializzati nella preparazione di sushi, oltre a essere stati multati , sono stati denunciati per frode in commercio.
All’interno dell’esercizio commerciale, infatti, sono stati trovati più di 100 chili di pesce che, sebbene congelato, risultava scaduto da tempo. I prodotti ittici più volte scongelati e ricongelati venivano serviti crudi agli ignari avventori come pregiato sushi freschissimo. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la quantità di solfiti presente su una partita di gamberoni, sottoposti a sequestro. «Tali additivi, ammessi in determinate quantità – è stato spiegato – sono aggiunti nei gamberi per rallentarne quel processo di annerimento della testa che ne abbassa il valore commerciale».
Ulteriori analisi saranno avviate su tutto il prodotto sequestrato al fine di accertare l’eventuale presenza di metalli pesanti nelle specie ittiche di grossa taglia soggette a sequestro, quali salmone, pesce spada e tonno.
Le sanzioni ammontano a circa 30.000 euro e sono state elevate nei confronti dei ristoranti che avevano messo in vendita specie ittiche prive di tracciabilità, poi sequestrate.
L’attività, eseguita dall’unità di Polizia marittima e controllo del territorio della Guardia Costiera di Catania – coordinata dal comandante Marco Iacono – rientra fra i controlli e le ispezioni nel settore della ristorazione, condotte su scala nazionale e con particolare attenzione alla cucina etnica, dove tali tipi di frode, come sta emergendo dall’esito delle attività operative sino ad oggi svolte, sono particolarmente riscontrate.
I controlli, secondo quel che emerge alla Guardia Costiera, saranno implementati e reiterati nel tempo, con il principale obbiettivo di garantire la tutela del consumatore e scongiurare pericoli per la salute pubblica.
Le ispezioni saranno mirate, inoltre, a prevenire comportamenti illeciti da parte degli operatori della pesca nel pieno rispetto della normativa e delle regole dell’Unione Europea.