Debutta giovedì 24 gennaio alle 21.00 la terza commedia in cartellone al Teatro Musco di Catania per la stagione dei Saitta. Prima pièce dal sapore tradizionale in cartellone, “Le sorelle Scipione” è una nuova opera liberamente ispirata al Paraninfo di Luigi Capuana. Come ormai d’abitudine, Eduardo Saitta, autore, regista e protagonista della divertente rappresentazione, ha alleggerito il testo riducendone i personaggi per esaltare le figure delle due sorelle, le Scipione appunto, fulcro dell’intera vicenda. «Riducendo a sei il numero dei personaggi ho potuto dare a ciascuno una precisa caratterizzazione – spiega Saitta -. In scena avrò al mio fianco due colonne del nostro teatro come Aldo Mangiù e mia cugina Katy, una coppia scenica ormai affiatatissima. Insieme a loro, ed Massimo Procopio, Lucia Debora Chiaia e Serena Rapicavoli, abbiamo svolto un intenso lavoro di adattamento dei personaggi, facendoli vivere di nuove dinamiche ed insolite caratteristiche comiche».
Le sorelle Scipione infatti nella storia riscritta da Saitta sono due donne in cerca di marito, che in quanto a ricchezze farebbero gola all’intero paese. A causa del loro aspetto esteriore però nessuno è disposto a prenderle in moglie, sacrificando la propria esistenza per il “vil danaro”. Una situazione tanto complicata che Pasquale, noto in paese per aver combinato i migliori matrimoni, trova non poche difficoltà nel reperire due mariti per le due sorelle.
Un giorno però arriva l’illuminazione: in casa di Don Pasquale vive quasi dalla nascita Filippo detto “Fulli”, un uomo buffo di circa quarant’anni che crede fermamente di essere il figlio dello stesso Pasquale. Fulli è continuamente spronato ad osservare meglio le Scipione ed a convincersi che prima o dopo sarebbe meglio sposarne una piuttosto che rimanere solo al mondo.
L’uomo è duro a mollare ma, davanti alla scoperta della cospicua dote della quale entrerebbe in possesso, prova a convincere l’amico Angelo a mettere lui gli occhi sulle sorelle. Da queste vicende si dirama l’inedita trama della commedia, che tra nuove situazioni paradossali avrà, come da copione, un divertente lieto fine.