Catania – Cos’hanno in comune la leggendaria saga horror Silent Hill, il terrificante Siren, lo psichedelico Gravity Rush e casa madre Sony Computer Entertainment Japan? Senza dubbio il nome del grande Keiichiro Toyama.
Sono passati vent’anni dallo storico lancio sul mercato del videogioco che avrebbe ridefinito un intero genere, eppure Silent Hill, proprio come allora, fa ancora tremare di paura. Sensazioni forti, disturbanti, come nel peggiore degli incubi, che gli amanti della saga potranno rivivere dal 6 al 9 giugno alla nona edizione di Etna Comics. Il Festival Internazionale del fumetto e della cultura Pop porterà, infatti, per la prima volta in Italia, il suo creatore, il game designer, l’artista, il genio, il mito di Keiichiro Toyama!
Ripercorrerne la carriera è come vivere un emozionante viaggio tra titoli che hanno fatto la storia del mondo video ludico, a partire da quel 1999 che, col senno di poi, sarebbe stato l’anno della svolta. Col suo Team Silent e al debutto come “regista”, crea e dirige quel capolavoro che, ancora oggi, a distanza di due decenni, è, a detta del pubblico e della critica specializzata “il più terrificante survival horror mai concepito”, capace di rivoluzionare il genere e scontrarsi ad armi pari col colosso di Capcom, Resident Evil (Biohazard), col nuovo appellativo di “survival horror psicologico”. Nonostante l’inatteso successo mondiale, alla fine di quel fortunatissimo anno, il talento giapponese lascerà Konami per abbracciare “mamma” Sony, per la quale nel 2003 dirigerà il nuovo visionario horror Forbidden Siren (Siren), seguito nel 2006 da un rinnovato sequel e persino da un grandioso e più terrificante remake su Playstation 3, Siren: Blood Curse (Siren: New Translation) nel 2008.
È il 2012 quando cambia genere e si reinventa col meraviglioso action adventure Gravity Rush (Gravity Daze – 2012), seguito nel 2017 dall’acclamatissimo Gravity Rush 2, super esclusiva Playstation 4. Nel 2018 si avvicina all’ Italia appassionandosi all’acclamato fenomeno indie italiano Remothered: Tormented Fathers del catanese Chris Darril, dichiarandosi suo fan e stringendo con lui un sodalizio artistico ed amichevole.