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Etna, l’Ingv lancia l’app per segnalare la caduta di cenere e lapilli

Etna, l’Ingv lancia l’app per segnalare la caduta di cenere e lapilli

04.03.2021.

ROMA – Si chiama TefraNet la nuova app sviluppata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), che permette a chi vive nelle aree vulcaniche attive di segnalare in tempo reale la caduta a terra di ceneri, lapilli e bombe vulcaniche durante le eruzioni.

Già centinaia gli utenti registrati che l’hanno utilizzata durante le recenti crisi parossistiche del vulcano
L’App nasce nell’ambito del Progetto “Ash-RESILIENCE”, finanziato nel 2015 dal Miur per realizzare strumenti in grado di mitigare gli effetti della caduta dei prodotti dell’attività vulcanica esplosiva nelle due principali aree metropolitane italiane con vulcani attivi nel loro territorio, ovvero Catania e Napoli.

Dal 1998 l’Etna è stato interessato da oltre 200 eventi parossistici, che hanno generato colonne eruttive alte fino a 10 chilometri sopra il vulcano seguite da cadute di tefra nelle aree circostanti. I dati, tra cui immagini geo-referenziate, osservazioni e localizzazioni gps, vengono archiviati in un archivio all’interno dell’app e possono essere visualizzati navigando tra le segnalazioni attraverso una ricerca per data o per evento.

Il prossimo obiettivo, oltre all’implementazione dell’app per il monitoraggio dell’area partenopea, sarà quello di creare una versione di TefraNet in inglese e adattarla anche ai vulcani presenti in altre regioni d’Italia e del mondo, dove la dispersione di cenere in atmosfera rappresenta un problema per la vita di tutti i giorni.

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