di Elisa Guccione
CATANIA – La sala Bingo di Misterbianco è presa d’assalto. Donne di tutte le età, ma anche tanti uomini tra una partita e l’altra fremono in attesa che Ubaldo Ferrini, voce storica delle notti anni ottanta e direttore di Radio Academy, presenti l’atteso ospite della serata: Fabrizio Corona. Si abbassano le luci, il volume della musica si alza e grandi applausi e urla femminili accolgono il personaggio televisivo italiano più discusso e allo stesso tempo osannato dal pubblico.
Fabrizio Corona è gentile, allegro e divertito dal grande entusiasmo dei presenti e si concede a tutte le domande con grande simpatia: “Catania mi ricorda un grande amore di tanti anni fa”. A settembre, tra l’impegno editoriale del settimanale “Di Tutto” e la pubblicazione del nuovo libro “La Cattiva strada”, girerà come protagonista un nuovo film che sarà distribuito nelle sale a Natale. Quando gli viene posta la domanda su quale siano le qualità utili per realizzare il progetto che si desidera risponde: “Penso che l’Italia abbia un unico simbolo: Antonio Conte. Chi non ha i mezzi ma il carattere può arrivare dove vuole, perché “Tutto si puede”. Ed ancora aggiunge: “Per rimanere nel tempo bisogna avere sostanza e profondità. Sono in questo mercato da vent’anni e nonostante tre anni e mezzo di galera sono più famoso. È necessario avere qualcosa di particolare”. Innegabile il forte impatto con il pubblico che, indipendentemente dal sesso, apprezza in lui la caparbietà e il coraggio di essere se stesso e raccontare la sua persona senza nascondere i pregi e, soprattutto, i difetti. “A mia madre –dichiara l’imprenditore catanese – quando, sbagliando, dicevo di non voler andare all’università affermavo con convinzione che a 25 anni sarei stato milionario e sposato con un top model e così è stato, dimostrando che un semplice ragazzo nato a Catania è riuscito a conquistare l’Italia”. Smentisce la sua partecipazione al Grande Fratello Vip e racconta come se stesse partecipando ad una semplice festa a casa di amici i suoi prossimi impegni televisivi e le sue speranze di ragazzo cresciuto all’ombra del vulcano. “L’anno prossimo sarò molto presente in televisione per Mediaset e non solo. Non nego che mi piacerebbe fare un talk radio notturno dalle 3 alle 5 del mattino descrivendo la vita e le problematiche di chi vive la notte”.
Elisa Guccione