Un giovane con coppola e sigaretta che ammicca a una bella donna con ombrellino e foulard in testa. Questa la foto scelta per promuovere il G7 (date 26-27 maggio) di Taormina, un concentrato di stereotipi che non piace e offende.
Il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone: “Agli attacchi delle tv nazionali mi sono abituato ma non rassegnato – afferma su Facebook – di certo non avrei mai immaginato di dovere prendere le distanze da uno spot per il prossimo G7″. Ed ancora aggiunge:”Mi auguro si sia trattato di un errore e per questo chiederò formalmente alla Presidenza del Consiglio dei ministri di ritirarlo”. Una cosa è certa scrive il presidente dell’Ars a Paolo Gentiloni: “Alimentare i soliti stereotipi sui siciliani non giova a nessuno tanto meno a un’Italia che intende ripartire”.
Non accetta quest’immagina nemmeno Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons: “E’ un’offesa per tutti i cittadini siciliani, perchè chi ha commissionato questa locandina li ha disegnati come non sono, utilizzando stereotipi vecchi di decenni e ormai superati che fanno solo male alla Sicilia e ai siciliani. E’ un’immagine impropria che descrive una Sicilia che non esiste, un abuso alla Sicilia e un’offesa.Faremo un espsoto alla Corte dei Conti affinchè il costo della locandina venga addebitato a chi l’ha autorizzata e non gravi sulla collettività”.
Il governo ha poi rimosso la fotografia che aveva lanciato visto le accese polemiche non solo da parte dei siciliani.
Su Twitter l’immagine rimbalza da un account all’altro. Fra gli utenti c’è chi paragona lo spot (“poco riuscito”) del G7 a quello del Fertility day. Qualcuno parla di “immagine sessista”, di “stupidità e banalità nel manifesto” per Taormina. Qualcun’altro fa notare che sfornare quei luoghi comuni non è un bel biglietto da visita per un evento internazionale. Ma l’attenzione è principalmente per la coppola, che richiama tutta una tradizione di cinema e immagini legate ‘Il Padrino’ e dunque al Sud dipinto come mafioso rovinando così un’opportunità ghiotta per far conoscere la vera cultura e bellezza della nostra terra.
E.G.