Articoli e Lavori

News e Progetti
«Gioele era vivo dopo l’incidente» La ricostruzione di uno dei testimoni

«Gioele era vivo dopo l’incidente» La ricostruzione di uno dei testimoni

18.08.2020.

Dopo l’incidente stradale «Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita». E’ la ricostruzione del testimone presente dopo l’impatto resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che indaga sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni della donna.

Gioele, ha aggiunto il procuratore Cavallo, «aveva gli occhi aperti» e il teste «è attendibile». A parlare con la procura sono stati «testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord». All’inizio, ha spiegato il procuratore, «avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidente e si sono presentati».

Viviana Parisi quando è scesa dall’auto, dopo l’incidente stradale, «camminava in modo veloce, ma non correva» e «nei confronti di Gioele aveva un atteggiamento protettivo», ma «non escludiamo alcuna ipotesi», aggiunte il procuratore. “L’ipotesi di un’aggressione da parte di animali selvatici è vagliata da tempo, ma non è quella privilegiata. E’ una tesi come le altre. Il contesto familiare? E’ chiaro che alla luce di questa risultanze…La presenza della signora e del bambino vivi sul posto fanno perdere di importanza ad altri scenari». «Noi – ha ribadito il magistrato – non privilegiamo alcuna pista perché le dobbiamo vagliare tutte, escluderne una potrebbe essere un errore. Non si può sottovalutare alcunché». «Ala luce delle testimonianza e delle riprese video in nostro possesso riteniamo che Viviana Parisi non fosse seguita. Poi per carità.. Ogni giorno aggiungiamo una tessera in più in questa storia. Al momento è ragionevolmente da escludere…». «La nostra priorità è trovare Gioele. L’aria è sterminata, boschiva e impervia. Fino ad ora non ci hanno aiutato droni e elicotteri. La nostra speranza è nei cani iper specializzati in ricerca di resti umani, sono qui quattro dei cinque presenti in tutta Italia».

S H A R E: