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Gli inossidabili Cinema all’aperto tra innovazioni tecnologica e crisi economica resistono al passare degli anni

Gli inossidabili Cinema all’aperto tra innovazioni tecnologica e crisi economica resistono al passare degli anni

02.07.2018.

di Elisa Guccione

CATANIA – Tempo d’estate e tempo di Cinema all’aperto. Le nostalgiche Arene luogo cult degli anni cinquanta e sessanta resistono all’inesorabile scorrere del tempo, anche nell’era dei social. Tre le arene superstiti nella nostra città: la storica Arena Corsaro, la spaziosa e moderna Arena Adua e l’intellettual chic Arena Argentina.

Con l’avvento del digitale anche i cinema all’aperto hanno dovuto adeguarsi  alle nuove normative vigenti e alla tecnologia che ha preso il posto delle grandi e a volte rumorose bobine di pellicole cambiando in maniera irreversibile il lavoro del proiezionista.

“Con il digitale è cambiato tutto– racconta Nino Gallitto, cineoperatore da oltre sessant’anni-, la visione, anche su schermi qualitativamente non ottimali, come quelli delle arene lasciati alla balia del freddo e della pioggia per tutto l’inverno, diventa migliore e il lavoro  dell’operatore si è notevolmente semplificato, non c’è più il rischio che la pellicola s’infiammi o l’immagine salti e gli attori del film si vedano a metà, ma la poesia del mestiere raccontato da Giuseppe Tornatore è oramai solo un vecchio ricordo e per lavorare ci si deve necessariamente aggiornare”.13497894_1207927392575206_5741908120598860633_o (3)

In Sicilia sopravvivono solo venti strutture, che vivono grazie alla presenza di un pubblico sempre più affezionato. Non solo ragazzi, ormai brizzolati, che andavano con i genitori o i nonni a vedere le proiezioni dei tempi d’oro del cinema italiano ma anche giovani universitari, famiglie e coppie di fidanzati che preferiscono una serata da passare sotto le stelle.

Francesco Gallina  gestore dell’Arena Adua e del cinema Moderno di Mascalucia, pone l’attenzione non solo all’ambito catanese ma regionale: “È inutile nascondere la testa sotto la sabbia. I fedelissimi ancora esistono e resistono, sono lo zoccolo duro del nostro lavoro e del nostro pubblico. Catania offre  tante possibilità, non è un piccolo centro; molti colleghi dell’entroterra vivono, per assurdo, meno questa crisi, perché ancora per molti il cinema è rimasto l’unica vera alternativa alla quotidianità. Noi da un quinquennio alterniamo cinema e teatro in modo da dare una scelta più ampia agli spettatori e, soprattutto, continuare a lavorare”. Ed ancora aggiunge: “Anche se il settore è in crisi e l’attività dei cinema all’aperto si può collocare tra i lavori stagionali i biglietti si vendono e il botteghino indipendentemente dai giorni con la tariffa ridotta è sempre affollato, ovviamente tutto dipende anche da una buona gestione, dalla cura delle struttura, dall’accoglienza del personale e dalla programmazione offerta”.

Dello stesso parere anche Lodovico Gallina, storico gestore di Cinema a Catania che attualmente ha lasciato tutto in mano al figlio Tony che cura l’Arena Corsaro e il Cinema Trinacria di Misterbianco: “Tecnologicamente ci siamo adeguati anche all’arena Corsaro, ma gli aiuti finanziari da parte dello Stato per comprare il digitale sono minimi per affrontare i reali costi che comporta rivoluzionare realmente la cabina di proiezione e causa del digitale molti cinema in Sicilia hanno preferito chiudere in quanto il costo minimo per comprare un proiettore di alta definizione supera i 50000 euro e l’assistenza da parte dello Stato è minima. Una volta con il guadagno di un’estate si riusciva a vivere anche  per una parte cospicua della stagione invernale, oggi i tempi sono cambiati ed anche se il pubblico non ci ha abbandonato le tante offerte della televisione, internet e dei canali specializzati di cinema hanno in parte danneggiato il nostro mondo indipendentemente se all’aperto o chiusi ma ancora si può vivere dignitosamente di questo lavoro”.

Mentre Fabio Gaudioso, addetto stampa Cinestudi e porta voce della trentennale Arena Argentina aggiunge: “Cerchiamo sempre di soddisfare le esigenze del pubblico con una programmazione mensile sempre più attraente, variegata e diversa con giorni dedicati all’universo femminile o ai cult cinematografici ed è bello respirare un’atmosfera particolare, poter osservare le tante coppie di ragazzi abbracciarsi o scherzare davanti un film come se la frenesia della nostre città fosse qualcosa di lontano e diverso dal nostro quotidiano”.

Elisa Guccione

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