Il Teatro Angelo Musco festeggia i Saitta. Nel pomeriggio di ieri e con gli auguri ufficiali del sindaco di Catania Salvo Pogliese si inaugura ufficialmente la stagione numero 51 della compagnia catanese da quest’anno impegnata sulle tavole del teatro di via Umberto, ex sede del teatro Stabile oggi a gestione privata. Una festa, un vero e proprio capodanno per i Saitta che hanno voluto dare inizio alla stagione come di consueto invitando amici, colleghi e sopratutto gente comune all’evento d’apertura. Massiccia la risposta per quella che si prepara ad essere una stagione destinata a far epoca nella storia della famiglia catanese. «Sulle tavole di questo teatro ho visto camminare i più grandi, coloro i quali hanno fatto la storia della nostra tradizione- è il commento del fondatore Salvo -. Una tradizione che oggi ci pregiamo di portare avanti con il solo supporto degli abbonati che continuano a dimostrare fiducia nel nostro operato».
È il figlio Eduardo, oggi anche manager della marchio “Saitta” a proseguire sul dicorso del padre illustrando il cartellone della stagione che sappresta ad iniziare: «Partiremo da un testo moderno dal titolo “Alta infedeltà” proprio per dare un’impronta diversa alla rassegna. Si parlerà di tradimenti, d’amore e di amicizie, pronte a sfaldarsi a causa di insoliti equivoci. Proseguiremo con “Prima che sia troppo tardi” piece corale che vedrà protagonisti mio padre e Katy Saitta, punte di diamante della nostra compagnia».
Il racconto della stagione prosegue con l’interesse dei presenti che a più riprese si lasciano interessare dalla discussione. «La terza commedia sarà “Le sorelle scipione” un testo più vicino alla nostra terra, emblema del teatro popolare, per poi passare ad “Occhio al buco della serratura” uno show che ho pensato di cucirmi addosso per festeggiare insieme al pubblico il mio 40esimo compleanno». A chiudere la stagione un tris di opere che rappresentano l’attuale personalità dei Saitta, in mezzo tra tradizione ed innovazione. «A marzo porteremo in scena Pirandello con “Non si sa come” una commedia viscerale, che esplora i meandri dell’io, scritta dall’autore agrigentino nell’ultima parte della sua vita, ultima opera compiuta prima de “I giganti della montagna”. A maggio invece ci divideremo tra il moderno, con “Oscar…un marito per due” e “Il malato immaginario”, riadattato dalla mia penna per traslocarlo da Roma a Catania».
Una stagione ricca alla quale si abbona anche il primo cittadino del comune di Catania: «Tenevo a fare i personali auguri ad Eduardo – è il commento del sindaco Pogliese – che oltre ad essere un grande amico d’infanzia è un professionista capace di esportare con successo il nome della Sicilia in Italia. Catania è una splendida città ed il teatro contribuisce a mantenerla viva, per questo non posso far altro che sostenere iniziative del genere”. Manifesto d’intenti infine quello che accomuna le dichiarazioni di Giuseppe Di Pasquale e Valeria Contadino, attuali gestori del Teatro Musco, lieti di accogliere nel loro nido di cultura una rassegna come quella dei Saitta: «Non è stata necessaria alcuna riflessione – spiegano – quando Eduardo ha chiesto ospitalità abbiamo subito dato la nostra disponibilità. Il Musco è un pezzo di storia della nostra città e per questo non solo ho scelto di rilevarne privatamente la gestione ma ho accolto con grande gioia la possibilità di ospitare una stagione popolare come quella dei Saitta».