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Il Cendic Segesta, un premio per la drammaturgia italiana contemporanea

Il Cendic Segesta, un premio per la drammaturgia italiana contemporanea

03.05.2019.

Aperto a tutti gli autori, iscritti o non iscritti al Cendic, ideato da drammaturghi per i drammaturghi, ilPremio di drammaturgia Cendic Segesta, realizzato dal Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea – Cendic in collaborazione con il C.T.M. – Centro Teatrale Meridionale e il “Calatafimi-Segesta Festival le Dionisiache 2018” e la partecipazione del Teatro di Roma e delle Biblioteche di Roma,nasce con lo scopo di favorire la promozione e la diffusione della scrittura teatrale e della lingua nazionali, e soprattutto di assicurare ai partecipanti ciò che ogni autore auspica di trovare in un concorso: un giudizio qualificato; premi concreti, quali allestimento e repliche; attenzione e diffusione continuativa delle opere finaliste; un meccanismo di selezione trasparente e la conoscenza delle valutazioni. Non prevede tasse di partecipazione e nemmeno spese di spedizione, poiché vi si partecipa per via telematica.

Dopo la premiazione, lo scorso dicembre, del primo classificato Marco Schiavon con “Il colore della forma”,saranno presentati nell’ambito della Rassegna “Incontro con i finalisti del Premio Cendic Segesta”, realizzata a cura del Cendic con la collaborazione di Biblioteche di Roma e Action Pro, i testi: La tana dell’orso, di Marco Pernich, l’8 maggio alle ore 17,00 alla Casa delle Traduzioni; Il Filo, di Maria Chiara Piazza, il 10 maggio alle ore 17,00 alla Biblioteca Marconi; Una lunga nuotata, di Chiara Rossi, il 17 maggio alle ore 17,30 al Caffè Letterario; Volubilis, di Angela Villa, il 24 maggio alla Biblioteca Mandela alle ore 17,30.

“Quest’anno, per la prima volta – dichiara la Presidente Cendic Maria Letizia Compatangelo – il Premio Cendic Segesta è stato a tema libero. Una sfida importante – perché noi i testi li leggiamo tutti, dal primo all’ultimo – che si è tradotta nell’arrivo di 109 copioni, a cui hanno risposto ben 35 soci giurati del Cendic: drammaturghi che si sono messi al servizio del Premio per selezionare i cinque testi finalisti da sottoporre alla giuria tecnica, pur sapendo di non poter votare per la propria opera. Il fatto che tra queste 35 persone generose ci siano tre finalisti e il vincitore del Premio 2018 mi rende particolarmente felice”.

“Una caratteristica fondamentale del Premio  – prosegue Maria Letizia Compatangelo – è infatti l’anonimato assoluto, garantito dal notaio Maria Borsellino D’Angelo. In questo siamo gli unici in Italia.Nessuno, sia della giuria dei drammaturghi, sia della giuria tecnica, sia io come Presidente del Premio, conosce il nome del vincitore e nemmeno quello dei finalisti, fino a quando la giuria tecnica non ha designato il testo vincitore: solo allora il Notaio apre i files numerati collegati ai rispettivi testi”.

La partecipazione al Premio Cendic Segesta è rigorosamente gratuita, consiste nell’allestimento e nella rappresentazione dell’opera vincitrice, nel 2019, a Segesta, Locri e Roma, a cura del Centro Teatrale Meridionale, e nella Rassegna dei testi finalisti, che ha luogo nel 2019 presso le Biblioteche di Roma.

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