Centomila euro per Malika, la ragazza Toscana ripudiata dai genitori dopo il coming out. E’ l’abbraccio della rete, la solidarietà per la ventiduenne toscana è stata cacciata dalla sua casa di Castelfiorentino dopo aver confidato in una lettera di essere omosessuale e di amare una ragazza. In quella casa viveva con i genitori e con uno dei fratelli. Sulla piattaforma Gofundme una cugina di Malika aveva, dallo scorso 5 aprile, aperto una sottoscrizione. La raccolta fondi è stata lanciata per pagare lo psicologo che la sta seguendo e le spese legali.
“Dico grazie, ma voglio assicurare che non li terrò tutti per me, sto pensando di fare delle piccole donazioni ad alcune associazioni, anche di ospedali pediatrici, insomma di aiutare altri che si trovano in difficoltà” dice Malika. Tantissimi i post in rete e tanta la solidarietà arrivata a Malika da parte di esponenti delle istituzioni, della politica, del mondo dello spettacolo e da quello dello sport.
La giovane aveva denunciato a gennaio ai carabinieri di Castelfiorentino di essere stata buttata fuori di casa, per settimane ha vissuto a casa della compagna senza poter nemmeno riprendere dalla sua cameretta i vestiti.
Così ha deciso di raccontare a tutti la sua storia: “Mi hanno augurato un tumore, mi hanno detto che faccio schifo, che preferiscono una figlia drogata che lesbica” ha spiegato la giovane facendo ascoltare alcuni vocali inviati dalla madre o da altri componenti della famiglia. “Non ho nemmeno potuto recuperare le mie cose. Ho perso tutto, ma non mi pento di aver detto chi sono, non ho niente di cui vergognarmi”.