CATANIA- La poesia delle fiabe, la magia del teatro e la professionalità di un gruppo di attori, musicisti, scenografi e ballerini arricchito dallo stupore e dalla gioia degli spettatori di tutte le età fanno dell’ottimo musical “Il principe ranocchio”, ispirato al racconto dei fratelli Grimm, riadattato per le scene da Giuseppe Bisicchia, autore della regia insieme a Massimo Giustolisi, spettacolo in anteprima nazionale che ha inaugurato la stagione “Ridi che ti passa” per una produzione “Buio in Sala”, una rappresentazione che non ha nulla da invidiare alle grandi produzioni internazionali.
Ad impreziosire lo spettacolo applaudito dalla sala del Teatro Ambasciatori, gremita in ogni ordine di posto, tribuna compresa, in entrambi i turni di programmazione, la voce di Lorella Cuccarini che ha accompagnato i presenti in una viaggio fantastico tra buoni sentimenti e valori fondamentali come l’amore, l’amicizia e l’uguaglianza combattendo fenomeni di violenza come il bullismo e la conseguenziale emarginazione di chi considerato diverso, facendo emergere la diversità come un valore, una ricchezza di cui non avere paura.
Le musiche originali di Ettore D’Agostino, le coreografie di Giorgia Torrisi, le scenografie di grande impatto visivo realizzate in digitale da Andrea Ardizzone e in tecnica tradizionale da Mario Rocca con gli eleganti costumi di scena realizzati da Baco di Seta hanno magistralmente raccontato la storia di Cracrà, il principe ranocchio, un convincente Daniele Virzì, e della bella Lorelai, interpretata da Floriana Renna, che tra sortilegi, combattimenti per salvare la propria amata e il proprio amico e maestro dagli inganni della strega, Giovanna Sesto, e le angherie del bello ma stupido e cattivo principe Visodoro, un eccellente Massimo Giusetolisi, vedono trionfare il bene sul male.
Una messa in scena ironica, divertente e allegra composta da un cast di dodici elementi completato da Ester Salerno, Davide Rao, Leonardo Monaco, Federica Fischetti, Pietro Grasso, Valeria Mazzaglia e Giuseppe Miller che ponendo l’attenzione al valore della cultura che ha reso libero il principe ranocchio di scegliere e realizzare tutti i suoi desideri e ritornare umano grazie al bacio della principessa, stimola la fantasia dei più piccoli e riapre il baule dei ricordi dei più grandi, risvegliando il bambino che c’è in ognuno di noi regalando a tutti un sogno ad occhi aperti.