di Elisa Guccione
CATANIA- “Il signor De Pourceaugnac” commedia minore di Moliere per mano di Salvo Saitta, autore dell’intelligente regia, diventa Luigi Testa da Burgio personaggio attorno al quale ruota l’esilarante e applaudita commedia “Incastriamo lo sposo”, spettacolo prodotto dalla famiglia Saitta nell’ambito della 50° rassegna teatrale, in scena fino al 25 febbraio. Sul palco del Piscator si consumano senza sosta e con ritmo frenetico le disavventure dello sfortunato promesso sposo Luigi Testa da Burgio, Aldo Mangiù divertente e coinvolgente dall’inizio alla fine, arrivato a Catania per contrarre matrimonio con Giulia, un eccellente Viviana Toscano, la figlia del ricco Oronte interpretato da Salvo Saitta.
Tra scherzi e imbrogli vari, tutti in salsa siciliana, gli scaltri Carletto Sbrigani in arte “Truffaldino”, uno straripante Eduardo Saitta, e Nerina, un’istrionica Katy Saitta, inventano di tutto per far scappare l’ignaro sposo annullando le già prestabilite nozze dando così la possibilità a Giulia e Leandro, un versatile e poliedrico Massimo Procopio, di vivere il loro amore alla luce del sole.
L’idea di rappresentare testi meno noti dei grandi del Teatro con una rilettura convincente e divertente grazie al dialetto catanese e alle ambientazioni empaticamente vicine alla nostra epoca, lancia un ponte d’unione con il nostro quotidiano riuscendo a coinvolgere una fetta trasversale di pubblico dai giovani all’esperto di teatro, curioso di voler conoscere questa trasformazione drammaturgica. Un turbinio di sentimenti contrastanti e paradossali tra la bravura degli interpreti e l’essenziale scena di Fausto Satti riescono a coinvolgere il pubblico per tutti e due gli atti dello spettacolo.
Più che lodevole l’interpretazione di Eduardo Saitta che veste perfettamente gli abiti del furbo e scaltro “Truffaldino”, maschera catanese dell’arte di arrangiarsi, il quale riesce a distruggere ogni tipo di progetto matrimoniale con il malcapitato forestiero con grinta ed estrema bravura. Arricchiscono il plot narrativo gli attori Gina Indelicato nel ruolo dello speziale, Carmelo Micci, il medico, i quali insieme ai mattatori Katy ed Eduardo Saitta interpretano dei doppi ruoli e degli esilaranti scherzi a cui non è possibile sottrarsi alla contagiosa ilarità per uno spettacolo che si pone l’obiettivo di ridare spazio ai testi secondari di un grande del teatro come Moliere regalando sorrisi a profusione al pubblico di tutte le età.
Elisa Guccione