E’ dedicato al compositore tedesco Kurt Weill (1900-1950) il prossimo appuntamento della Camerata Polifonica Siciliana di Catania che domenica 10 novembre alle ore 19.30 propone al Museo Diocesano della città etnea un viaggio multisensoriale tra le due guerre con il concerto “Kurt Weill. Musiche e cibi tra le guerre” dell’Ensemble Smile (Giovanni Anastasio al violino, Domenico Morselli al contrabbasso, Francesco Falci al pianoforte, Sergio Calabrò alla batteria con la voce di Anna Salsetta) e una degustazione di piatti tipici del periodo.
Il compositore tedesco, che con la sua musica ha mostrato la complessità e le trasformazioni del suo tempo, deve il suo successo alla commedia satirica “L’opera da tre soldi” di Bertold Brecht per cui ha composto le musiche. Il concerto catanese riprenderà, tra gli altri brani in repertorio, la famosa Ballata di Mackie Messer: è in questo momento che Weill intuisce che la via per l’innovazione consiste in una sintesi tra forme classiche e musica d’intrattenimento, sceglie dunque cantanti con esperienza di cabaret o di teatro di prosa, privi di una vera e propria preparazione musicale, che usano la voce in modo spontaneo; compone melodie facili da canticchiare e ritmi orecchiabili; interrompe volutamente le canzoni a metà per lasciare spazio all’azione; impiega piccoli complessi orchestrali e strumenti inusuali per la musica “colta”, come gli organetti.
Questo nuovo approccio è considerato rivoluzionario e segnerà la storia del teatro in musica del Novecento, e le sue composizioni, attuali ancora oggi, sono state arrangiate in versioni jazz, pop e rock. Un artista poliedrico che ha aperto un varco attraverso cui la musica colta, seria, impegnata si è mescolata a quella più popolare, compromessa di quotidianità, terrena. Un artista che ha scritto sinfonie per orchestra, opere per il teatro, operette, musical, musiche per la radio, per film, musiche per il balletto, musiche per coro, musiche da camera, per violino e per pianoforte.
Durante il concerto di domenica 10 novembre al Museo Diocesano l’Ensemble Smile proporrà quattro brani di Weill (Wie lange noch? composta per il cinema nel 1944 su testo di Walter Mehring, September Song, canzone del repertorio popolare americano composta nel 1938 su testo di Maxwell Anderson, Youkali composta nel 1934 su testo di Roger Fernay e, come accennato sopra, Die Moritat von Mackie Messer, da “L’Opera da tre soldi” del 1928). Ai brani di Weill saranno affiancate alcune della canzoni più famose di quel periodo come La vie en rose, la canzone francese conosciuta in tutto il mondo e portata al successo da Edith Piaf (1945), Over the rainbow di Harold Arlen, scritta per il film “Il mago di Oz” del 1939, Besame Mucho, scritta nel 1940 dalla messicana Consuelo Velázquez e considerata una delle canzoni più popolari del XX secolo, e Maramao perché sei morto?, composta nel 1939 da Mario Consiglio e Mario Panzeri, portata al successo in Italia dal Trio Lescano e censurata dal regime fascista.
Dopo il concerto sarà allestito un piccolo buffet con cibi tipici del periodo tra le due guerre.
Il programma
Edith Piaf La vie ed rose
Harold Arlen Over the rainbow
Ross Parker We’ll meet again
Kurt Weill Wie lange noch?
Dmitri Schostakowitsch Preludium
Kurt Weill September Song
Kurt Weill Youkali
Kurt Weill Die Moritat von Mackie Messer
Consuelo Velazquez Besame Mucho
Eros Sciorrilli In cerca di te
Joseph Kosma Autumn Leaves
ENSEMBLE SMILE nasce per risaltare e portare nelle sale da concerto la musica prodotta tra le due guerre, una sua speciale musica: briosa, comica, sentimentale e a volte tragica nei contenuti; un innocente contrappunto alla brutalità dei suoi eventi. Un repertorio, interamente dedicato alle canzoni prodotte tra le due guerre, che, scritte originariamente per i teatri di Broadway, per i musical londinesi e per i cabaret parigini, diventavano motivi cantati tanto dalle truppe al fronte quanto dai cittadini che all’epoca vissero i sentimenti amorosi contornati a volte da note malinconiche, altre volte da ritmi contrapposti e protesi verso un allegorico mondo dove la pace, anche quella interiore, possa attenuare l’ansia di una distruzione tanto funesta quanto inutile, banale e mossa da uno sciocco puerilismo. Lo scopo dell’ensemble è quello di riesumare, sotto l’aspetto sonoro, ciò che il pubblico di allora ascoltava nei luoghi dove la musica veniva prodotta. Ciò con particolare riferimento agli strumenti prescelti all’epoca e in riferimento anche alla “maniera”, intesa come “prassi esecutiva”, non scritta nelle pagine musicali ma che palesemente si avverte da una lettura attenta delle partiture. Infatti l’ensemble “Smile” nasce, oltre tutto, anche con lo scopo di evitare conformismi esecutivi in nome di un’autentica perfomance, fedele allo stile e desunta dalle tipiche armonie e melodie del tempo.