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La Guerra di Ruggine, il calcio come metafora di vita

La Guerra di Ruggine, il calcio come metafora di vita

18.02.2017.

di Elisa Guccione

CATANIA- La parabola esistenziale del protagonista Gaetano, Vincenzo Volo, ribattezzato dalla giovane compagna Illy, Ilenia Maccarrone, con il nome di Ruggine viene raccontata e scandita, tra passioni e sentimenti, come se fosse una partita di calcio. Sullo sfondo di questo spettacolo ben tre edizioni di campionati mondiali che cadenzano i dieci anni d’amore, di lotte e di scontri dei due innamorati al punto di arrivare a comprendere e scoprire se vale la pena di giocare la partita fino in fondo, senza mai abbassare la difesa anche quando sembra che si stia vincendo.16797411_1445296765509901_5673939619430496219_o

Una messa in scena intelligente e accattivante, arricchita dalle musiche originali di Aldo Giordano eseguite dal vivo da Patrizia Capizzi, Peppe Sferrazza, Salvo Montante e dallo stesso Giordano, che debutta per la prima volta nella nostra città sul palco dell’Abc per la rassegna Teatro Mobile di Catania e prodotta da “In Arte”, nata dalla penna di Antonello Capodici autore anche della regia e coprotagonista sulla scena insieme ai due attori principali nelle vesti dell’amico finto sapientone.  Ottima l’idea del regista di accompagnare le emozioni dei personaggi principali con delle immagini immortali della storia del gioco più amato al mondo e delle sfumature musicali ben precise capaci di delineare il carattere e la vita dei due protagonisti.13653222_1820830428147682_4511486880863244134_o

Una racconto in cui ci si appassiona, diverte, commuove e riflette in cui i pregi e i vizi dell’italiano medio vengono rappresentati attraverso i miti del calcio come Paolo Rossi e la nazionale italiana del 1982, la finale Uruguay- Brasile del mondiale del 1950 e la vittoria del Brasile sulla Svezia del 1958 con la consacrazione dell’allora diciottenne Pelè.

La guerra di Ruggine abilmente interpretata da Vincenzo Volo e Ilenia Maccarrone è la storia di un ragazzo come tanti, per questo facilmente identificabile con ognuno di noi, che incontra l’amore in un bar alla fine dei mondiali del 2006 imbattendosi nella routine di coppia fatta di dubbi, incertezze, tradimenti, abbandoni per poi ritrovarsi adulto e capire che nella vita nulla è indispensabile se non l’amore per la donna amata.

Elisa Guccione

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