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La Sicilia si prepara alla 23° Colletta Alimentare ma la Regione Siciliana taglia i fondi per i poveri, in modo retroattivo, e i due Banchi della Sicilia rischiano di chiudere

La Sicilia si prepara alla 23° Colletta Alimentare ma la Regione Siciliana taglia i fondi per i poveri, in modo retroattivo, e i due Banchi della Sicilia rischiano di chiudere

16.11.2019.

Sabato 30 novembre torna in tutta Italia la 23° edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (GNCA), promossa dalla Fondazione Banco Alimentare.

In oltre 13.000 supermercati, 145.000 volontari inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione, che nei mesi successivi verranno distribuiti a 7.569 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano più di 1.500.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 345.000 minori.

Anche la Sicilia, con il Banco Alimentare della Sicilia Onlus che si occupa di oltre sei province (Catania, Caltanissetta, Messina, Ragusa, Siracusa, Enna e parte di Agrigento), è pronta a questo nuovo appuntamento con il sorriso. Ma mai come quest’anno sembra doveroso ricordare che aiutare chi ha bisogno va ben al di là della Colletta. È un impegno che tutta la Rete Banco Alimentare persegue tutto l’anno, per 365 giorni.

La Colletta smuove le coscienze e la carità – sottolinea il presidente del Banco Alimentare della Sicilia Onlus, Pietro Maugeri – ma se dovessimo e potessimo distribuire solo quanto raccolto durante la Colletta, a fine dicembre saremmo già all’ahimé. In questi anni abbiamo dimostrato di essere in grado di moltiplicare per venti, e anche trenta volte, il valore di ogni singolo euro e, per questo, dobbiamo dire grazie ai volontari che mettono a disposizione il loro tempo gratuitamente e con l’unico obiettivo di ricevere e donare un sorriso. A fronte di oltre 226mila persone (di questi 42.138 sono bambini da 0 a 15 anni) che vengono aiutate in Sicilia, tramite le strutture caritative convenzionate con noi, la Regione Siciliana ha deciso di tagliare, e in modo retroattivo, più di tre quarti dei fondi che vengono utilizzati soprattutto per affrontare spese fisse come l’affitto dei magazzini e il trasporto del cibo secondo le norme igienico-sanitarie previste dalla legge.

In questo modo i due Banchi Alimentari della Sicilia rischiano di chiudere e si rischia di compromettere – continua Maugeri – quella piccola certezza che ha chi non arriva a fine mese; chi sta cercando un lavoro e non sa cosa portare a tavola per i propri figli; chi dorme senza avere un tetto né una doccia per lavarsi”.

Papa Francesco nel suo messaggio per la III Giornata Mondiale dei Poveri ha detto: “I poveri acquistano speranza vera quando riconoscono nel nostro sacrificio un atto di amore gratuito. Certo, si avvicinano a noi anche perché stiamo distribuendo loro il cibo, ma ciò di cui hanno davvero bisogno è delle nostre mani per essere risollevati, dei nostri cuori per sentire di nuovo il calo dell’affetto, della nostra presenza per superare la solitudine”. La Fondazione Banco Alimentare Onlus ha sposato in pieno questo messaggio scegliendolo per le 10 righe della #Colletta19. Ed è con questo spirito che verrà presentata alla città di Catania e di Messina la 23° GNCA.

Il primo appuntamento è per domani, venerdì 15 novembre, alle ore 19, nell’Auditorium dell’Istituto Venturino, in piazza San Domenico Savio a Catania. Interverranno il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, Giovanni Bruno; il presidente del Banco Alimentare della Sicilia Onlus, Pietro Maugeri; la presidente dell’Associazione Educare Oggi Onlus, Rosaria Massimino.

Il secondo appuntamento è in calendario sabato 16 novembre alle ore 16.30 a Santa Maria Alemanna, via Santa Maria Alemanna 48 a Messina. Il sindaco Cateno De Luca farà gli onori di casa, mentre Sebastiano Catalano, coordinatore provinciale della GNCA, introdurrà l’incontro con il presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, Giovanni Bruno; il presidente del Banco Alimentare della Sicilia Onlus, Pietro Maugeri.

 

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