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Laura Boldrini reagisce all’accusa di essere rimasta in silenzio dopo lo stupro di Rimini

Laura Boldrini reagisce all’accusa di essere rimasta in silenzio dopo lo stupro di Rimini

30.08.2017.

“Trovo agghiacciante il livello del dibattito di questi giorni”. Laura Boldrini su Repubblica.it reagisce con forza a chi l’accusa di essere rimasta in silenzio di fronte agli stupri di Rimini. “Sono polemiche deprecabili, di chi mira solo ad avvelenare il clima. La mia condanna è ovviamente incondizionata. Chi dubita del mio impegno in questo ambito è sicuramente in malafede e con intento strumentale”.

Quanto al leghista che aveva evocato uno stupro ai suoi danni, Boldrini dice: “Un episodio ripugnante. Stanno toccando il fondo. Cercano la visibilità con questi argomenti, evocando lo stupro nei confronti delle avversarie politiche. Non credo che queste modalità siano tollerate in altri paesi democratici. Sciaguratamente – conclude – le ho viste praticate solo in teatri di guerra, con conseguenze devastanti”.

   “Chi è a capo di un partito politico o di un movimento, se apre la strada a tutto questo, ne porta anche la responsabilità. Poi non c’è da meravigliarsi che altri seguano”, aggiunge Boldrini. “Sui miei profili social – sottolinea – ci sono commenti pieni di minacce e volgarità, di inviti alla violenza. Spesso queste persone hanno chiari orientamenti politici. Se semini odio questo è il risultato”. Tuttavia, conclude, “ho ricevuto anche tanta solidarietà”.

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