Le cure della mamma possono modificare il Dna: esperimenti sui topi mostrano che nel cervello dei cuccioli più trascurati dalle madri si accumula un maggior numero di copie di geni ‘ballerini’, in grado di replicarsi e spostarsi da un punto all’altro del genoma. La scoperta potrebbe aiutare a comprendere, nell’uomo, le cause di disturbi come depressione e schizofrenia.
Pubblicato sulla rivista Science, il risultato si deve alla ricerca coordinata da Tracy Bedrosian, dell’americano Salk Institute for Biological Studies. Dopo la scoperta recente che gli inquinanti possono ‘prendere il controllo’ del Dna, “l’esperimento è una nuova conferma di come una parte del codice genetico sia molto più sensibile alle influenze ambientali di quanto si credesse” ha detto all’ANSA il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell’università di Roma Tor Vergata.
Questa parte del Dna è formata da geni chiamati trasposoni che modificano il genoma replicandosi e cambiando posizione, con un meccanismo di “copia e incolla”. In pratica si trascrivono prima nel braccio destro del Dna, ossia nel Rna, quindi si riconvertono in sequenze identiche di Dna che si inseriscono in altri siti del genoma. Lo stesso gruppo aveva scoperto in passato che il Dna delle cellule del cervello dei mammiferi può cambiare durante lo sviluppo, a causa della replicazione di uno di questi geni e il processo non sarebbe casuale.
Per scoprire l’impatto delle cure materne su questi cambiamenti, è stato condotto l’esperimento sui topi. Analizzando il Dna di una regione del cervello, l’ippocampo, coinvolta nelle emozioni e le cui anomalie sono collegate ad alcuni disturbi psichiatrici, è stato visto che nel Dna dei piccoli coccolati c’erano meno sequenze ripetute. Invece nei cuccioli più trascurati ce ne erano di più, forse perché questi sono più stressati e ciò induce la replicazione dei geni.