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Leo Gullotta è uno straordinario professore Toti in Pensaci Giacomino

Leo Gullotta è uno straordinario professore Toti in Pensaci Giacomino

31.10.2018.

di Elisa Guccione

CATANIA- La storia dell’anziano e risoluto professore Agostino Toti ormai prossimo alla pensione, interpretato da un intenso e coinvolgente Leo Gullotta, che decide di sposare la giovane e disperata Lillina, Federica Bern, e affrontare i preconcetti di una bigotta società borghese fintamente perbenista per una vendetta ai danni dello Stato costretto a versare l’assegno pensionistico anche dopo la sua morte e fare, soprattutto, da padre non solo alla giovane sposa ma anche al suo innamorato Giacomino Delisi, Marco Guglielmi, e al loro bambino rivive per mano dell’attenta regia di Fabio Grossi, autore anche della rilettura drammaturgica rielaborata in un unico atto, sul palco del Verga fino all’11 novembre per una produzione del Teatro Stabile di Catania.45081570_1689611987809815_102386939390328832_n

Leo Gullotta superbo protagonista di “Pensaci Giacomino”, la prima commedia di Luigi Pirandello scritta appositamente per Angelo Musco, commuove sin dalla prima battuta raccontando con estremo garbo e coinvolgimento la tragedia umana e sociale della condizione femminile ancora non del tutto superata, l’intromissione della Chiesa e dei suoi rappresentanti anche dove si dovrebbe aiutare e sostenere invece di essere da ostacolo come nell’unione tra i due giovani innamorati colpevoli di aver consumato troppo precocemente il loro amore e la contemporaneità di un testo, scritto nel 1917, che colpevolizza una società votata a sostenere e promuovere la superficialità di un ragionamento gretto e meschino in cui tutta la poetica pirandelliana viene espressa al meglio per descrivere una quotidianità che tra paradosso e umorismo indossa una maschera diversa in base all’occasione da affrontare.

Di grande impatto emotivo la scena finale in cui Leo Gullotta insiste e combatte fino in fondo riuscendo ad aprire un varco nel cuore di Giacomino convincendolo a prendersi cura del figlioletto nato dall’amore con Lillina.

In una scena mobile ed essenziale curata da Angela Gallaro, autrice anche dei costumi, con le musiche di Germano Mazzocchetti e i brani cantati da Claudia Portale emergono senza dubbio le interpretazioni di Valerio Santi nel ruolo di Cinquemani, il vecchio bidello del ginnasio, e Liborio Natali nelle vesti del direttore del ginnasio che insieme a Rita Abela, (la moglie di Cinqumani), Valentina Gristina, (Rosaria Delisi), Sergio Mascherpa, (Padre Landolina) e Gaia Lo Verde, (Rosa/Filomena) regalano al numeroso pubblico della prima, che meritatamente premia il cast con grandi e generosi applausi, emozioni capaci di scuotere anche le pieghe più recondite dell’animo umano con l’obiettivo di far riflettere sulle tante miserie del nostro universo familiare e sociale.

Elisa Guccione

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