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Libri, Al Teatro  San Francesco di Paola l’autrice Cinzia Caminiti Nicotra presenta “Il pane fritto e altre storie”

Libri, Al Teatro San Francesco di Paola l’autrice Cinzia Caminiti Nicotra presenta “Il pane fritto e altre storie”

27.06.2024.

Venerdì 5 luglio, alle ore 20.00, al Teatro alla Civita – San Francesco di Paola, all’interno del cartellone dedicato ai festeggiamenti di San Francesco di Paola patrono della gente di mare, dal 1 al 7 luglio con esposizione della reliquia del bastone del santo, Cinzia Caminiti Nicotra, attrice, autrice, cantante e regista, presenterà il suo libro dal titolo “Il pane fritto e altre storie” edito da Algra Editore. Dialogherà con l’autrice la giornalista Antonella Sturiale, interverrà Alfio Grasso, editore del romanzo. Letture a cura di Cinzia Caminiti Nicotra e Nicoletta Nicotra, video a cura di Gianni Nicotra.

Organizzazione e degustazione del pane fritto a cura di Carmela Pappalardo.

Questa la prefazione del libro:

“Amatissima mia nonnina profumosa di lavanda, anche tu mi manchi e non sai quanto. Mi manchi tu, la tua voce, la tua casa, i tuoi odori, i tuoi sapori”.

Leggendo “Il pane fritto e altre storie” di Cinzia Caminiti Nicotra, Algra Editore, si accendono contemporaneamente tutti i cinque sensi: si avvertono i rumori, si sentono gli odori, si gustano i sapori e tutto viene condito da grandi sensazioni ed emozioni, da una profonda evocazione di tempi ormai andati, di quei meravigliosi tempi in cui i valori contavano, in cui la famiglia era il nucleo protetto e protettivo, il fondamento di una società equilibrata e serena, onesta, semplice e dignitosa.

La sensazione che si prova alla lettura di queste pagine piene di dolcezza e di poesia, è una gioia quasi arcana, una pace appagante: la serenità.

Cinzia Caminiti Nicotra, sin da giovanissima studia musica e canto con il maestro Franco Greco e partecipa a molti concorsi televisivi nazionali ed internazionali. Nel 1980inizia a fare teatro e nel 1986 fonda l’Associazione Culturale Schizzid’Arte di cui è presidente e direttore artistico con l’intento di divulgare la cultura popolare siciliana.

Cantante, attrice, ricercatrice, regista, autrice di testi teatrale e musicali, scrittrice ed esperta in materia etno-antropologica.

“Il pane fritto e altre storie” è il vademecum delle ricette e dei precetti di vita di nonna Vincenzina, una donna che non ha avuto una vita facile ma che ha fatto delle proprie difficoltà un motivo di crescita ed evoluzione.

Nonna Vincenzina rappresenta la Madre Terra, rappresenta la tradizione, il “cunto”, i buoni sapori della cucina.

Un libro ricco di modi di dire, canzoni, scioglilingua, preghiere popolari; tre generazioni a confronto legate dal vincolo indissolubile del “sangue” e di un affetto profondo.

Tante le ricette inserite, tutte interessanti ed invitanti: dai biscotti con la liffia e il rosolio agli arancini, dai cannoli di ricotta alla zuppa di fagioli, al ragù, al salame turco, al pane finto che si onora di dare il titolo a queste preziose pagine.

La bellezza del libro di Cinzia Caminiti Nicotra risiede nell’amore che trasuda da ogni sua singola parola, nel respiro della poesia del focolare domestico, nella forza dell’unione, di quell’aggregazione patriarcale che sa di genuinità e gusto per le cose semplici.

I profumi della natura che si veste e sveste al cambio delle stagioni, il sussurro della Madre Terra che è testimone del primo innamoramento di Cinziù (così chiamava Cinzia Cminiti nonna Vincenzina), e il canto, quel canto che ingoia bocconi amari e delusioni trasformandoli in preghiera, in speranza.

“L’amuri tuttu po’! Ca l’amuri è sempri santu e pacinziusu, tuttu supporta e tuttu supera, non cerca vantu né dinari, spera l’amuri e cridi e po’; e chiddu ca si fa pp’amuri va sempri chiù dda di lu beni e di lu mali, chiù dda di la bruttizza e la diddizza, chiù dda di la ricchezza e di la povertà…L’amuri quannu è veru? Tuttu pò, tuttu!”.

Ho letto “Il pane fritto e altre storie” come rapita da quell’atmosfera quasi rarefatta di bene di bontà, di cose e sentimenti veri, profondi, apportatori benefici di grande dignità.

“Nonna Vincenzina è la nonna che tutti vorrebbero avere, è la donna che ognuno di noi vorrebbe essere. Le sue ricette sono ciò che chiunque vorrebbe mangiare, le sue gioie sono quelle di tutti e i suoi dolori i dolori di ognuno. (…) Nonna Vincenzina è la Sicilia, è la Terra che ci ha cullato, che ci ha insegnato ciò che sappiamo e ci ha fatto diventare ciò che siamo. Nonna Vincenzina è uno scrigno prezioso e raro dove ho conservato le mie memorie per sempre e da dove ho attinto, e ancora attingerò, saggezza tutte le volte che ce ne sarà bisogno” (Cinzia Vincenza Maria Caminiti).

Una dichiarazione d’eterno amore la sua, sentita, potente, immensamente viscerale. Un libro che è un dono prezioso per mente e spirito, un prezioso manuale custodito dalla memoria da dove poter trarre la buona e giusta condotta di vita. Un passato che dovrebbe diventare presente e futuro.

“A nomu di lu Patri, di lu Figghiu e di lu Spiritu Santu. Di chi agghiorna a quannu scura ni binidica lu Signuri, binidica chista tavula e lu pani chi mangiamu; ni cuncidissi la paci, la saluti, la forza di vrazza e na bona morti, quannu sarà. Facissi crisciri sani e forti li nostri figghi, ccà ‘nta ‘sta terra Santa e biniditta…accussì sia! Bon appettitu!”.

S H A R E: