«La Soyuz MS13 è sempre più vicina, e i dettagli della sua spartana, tecnologica bellezza si stagliano contro il nero dello spazio». Con queste parole in un tweet, a pochi giorni dal suo decollo lo scorso 20 luglio per la missione Beyond (Oltre), l’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Luca Parmitano, ripensa al suo viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
AstroLuca pubblica su Twitter le foto della “sua” Soyuz in avvicinamento alla Iss. «L’immagine – scrive l’astronauta catanese – è scattata da Christina Koch», che insieme ai colleghi, gli astronauti Aleksej Ovinin e Nick Hague, attende la Soyuz a bordo della Iss.
Nel frattempo, scrive AstroLuca nel suo tweet, «io e i miei colleghi, il comandante russo Alexander Sansanech Skvortsov e l’americano Andrew Morgan, siamo impegnati con i nostri controlli per l’attracco». Manovra che è avvenuta con successo alle 00:49 del 21 luglio, ora italiana, quando la capsula Soyuz si è agganciata al modulo russo Zvezda della Stazione Spaziale.
All’incirca due ore dopo, alle 3:00 ora italiana, AstroLuca e i due colleghi hanno fatto il loro ingresso nella Iss. L’astronauta dell’Esa ha già iniziato a lavorare al primo dei sei esperimenti italiani. Si chiama “Nutriss” ed è un test sulla composizione corporea.
Luca Parmitano è alla sua seconda missione in orbita. Passerà sulla Stazione Spaziale circa 200 giorni, durante i quali nella seconda parte, da ottobre, sarà il comandante della Iss, il primo italiano e il terzo astronauta dell’Esa a ricoprire questo importante ruolo.