Sospese tre dottoresse
CATANIA – Fa rabbrividire la motivazione che ha portato alla sospensione dell’esercizio dellaprofessione medica per tre sanitari dell’ospedale catanese Santo Bambino.
Secondo le indagini della procura di Catania, che ha ottenuto il provvedimento da parte del gip del Tribunale, i tre medici, per non dover svolgere lavoro straordinario oltre l’orario previsto, avrebbero evitato di effettuare un immediato e necessario taglio cesario, nonostante gli episodi disofferenza fetale mostrati dal tracciato. I tre avrebbero addirittura somministrato alla gestante, di 26 anni, un farmaco assolutamente controindicato nel caso di sofferenza fetale.
Purtroppo, a causa della negligenza dei sanitari, il bambino è nato con una grave forma diencefalopatia.
Dopo due anni dall’episodio, le dottoresse Amalia Daniela Palano, Gina Currao e Paola Caironesono state sospese rispettivamente per 12 mesi, 6 mesi e 4 mesi.
Oltre che per lesioni gravissime, le dottoresse Palano e Currao, sono state accusate anche di falsopoiché avrebbero evitato di segnalare l’episodio nella cartella clinica e non avrebbero avvisato i colleghi del turno successivo della gravità del quadro clinico.
Pur non a conoscenza dell’episodio, la dottoressa Cairone risulta indagata per negligenza perchénon avrebbe contattato in tempo il neonatologo, oltre a inserire di falsi in cartella per mascherare il proprio operato.