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Manuela Ventura: “La maschera comica di Cetto la qualunque racconta l’Italia di oggi”

Manuela Ventura: “La maschera comica di Cetto la qualunque racconta l’Italia di oggi”

21.11.2019.

di Elisa Guccione 

“Recitare con Antonio Albanese, un attore che stimo moltissimo, mi ha molto stimolata, perché Claire il mio personaggio è davvero particolare, non semplice da interpretare e per certi versi estroso”. Così Manuela Ventura parla del suo nuovo progetto professionale che dal 21 novembre la vedrà protagonista al cinema al fianco di Antonio Albanese nel film “Cetto c’è, senza dubbiamente” diretto da Giulio Manfredonia per una produzione Wildside di Mario Gianani e Lorenzo Mieli, Fandango di Domenico Procacci e Vision Distribution. La incontriamo a Catania nella sua città cercando di scoprire i retroscena del terzo capitolo di quella che è stata definita la “trilogia d’u Pilu”, simbolo dei politici italiani corrotti e ciarlatani.77340052_507589853165440_8974501715961184256_n

Chi è Claire il suo personaggio?

“Interpreto la marchesa Claire de Faucigny, così viene presentata dal cugino Venanzio al cospetto del futuro sovrano del Regno delle due Calabrie, Cetto La Qualunque. Il compito di Claire sarà quello di insegnare il bon ton e ciò che c’è da sapere sul cerimoniale di corte, sia a Cetto che ai suoi fedelissimi”.

Questo ruolo l’ha vista adottare un nuovo look con un taglio corto e sbarazzino. Cosa c’è di Manuela Ventura nel ruolo che interpreta?

“La scelta dell’immagine e dell’aspetto di Claire è stato uno dei punti fondamentali per creare il personaggio, sia i costumi, del bravissimo Gianni Casalnuovo, che l’acconciatura e il trucco hanno delineato bene il carattere bizzarro di questa signora così eccentrica e curiosa. Non so se c’è qualcosa di mio. Presto al personaggio osservazioni, modi di fare e di muoversi che magari mi hanno colpito. Lavorare su verosimiglianze, sull’ironia, su reazioni fuori posto, cioè che hanno un istinto spontaneo e quindi creano stupore, spiazzano. Trovare le imperfezioni, i tic o i difetti, cercando di non perdere mai la credibilità. Il lavoro e le indicazioni sia del regista che di Albanese sono state importantissime”.74670757_2451452071733639_5898345821014851584_n

Cetto la qualunque è un personaggio che racconta l’Italia e la politica di oggi è ancora vera quella frase, quel detto che ridendo si dice la verità?

“Cetto La Qualunque è un personaggio unico, indimenticabile creato e interpretato da Antonio Albanese. Quella di Cetto è una maschera comica, mostruosa che attraverso il ridicolo ci rimanda ad aspetti assai reali della nostra vita e delle dinamiche anche del nostro paese portando sullo schermo un’umanità che, a ben vedere, “purtroppamente” come direbbe Cetto, esiste anche se ci pare difficile da credere, e addirittura spesso supera la finzione”.

Chi sono gli spettatori ideali di questo film?

“Il film è adatto a tutti, sicuramente, come dice Antonio Albanese, i suoi film intercettano il pubblico in maniera trasversale. È un film che insieme alla comicità porta con sé la crudeltà del grottesco, si ride con il proposito di mettere a nudo le aberrazioni e le bassezze. Cetto c’è, qualunquemente dà la possibilità di guardare con la lente della risata le dinamiche umane e sociali che ci circondano e pensare alle contraddizioni e assurdità e chiedersi se davvero tra poco a qualcuno verrà in mente di proporsi come un nuovo sovrano, questo fa paura”.76175957_659242791273996_8145093967180988416_n

Ci racconta qualche retroscena delle riprese, del cast di Antonio Albanese?

“Su un set come questo i ricordi sono tanti e bellissimi, a cominciare dalla prima lettura del copione con il regista Giulio Manfredonia e Antonio Albanese che incontravo per la prima volta, per i primi minuti credo di avere dato l’impressione di essere in preda ad uno stato confusionale, perché ero talmente intimidita che non riuscivo a interagire nella discussione, stavo lì a guardare con il sorriso stampato in faccia ma non riuscivo ad articolare una parola. Per fortuna mi sono ripresa dopo un po’, pur rimanendo felicemente incredula per la bellissima opportunità che mi stava capitando”.

Elisa Guccione

S H A R E: