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Museo Egizio, il sindaco Bianco: “Ci sono le condizioni per l’apertura già nel 2017“.

Museo Egizio, il sindaco Bianco: “Ci sono le condizioni per l’apertura già nel 2017“.

13.10.2016.

CATANIA – Il sindaco di Catania Enzo Bianco, l’assessore Orazio Licandro e l’avvocato capo del Comune di Catania Marco Petino, stamani nella sede del MIBAC (Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo), hanno incontrato Christian Greco, direttore del Museo piemontese, Samanta Isaia, responsabile amministrativa della Fondazione e Luisa Papotti sovrintendente per archeologia, belle Arti e paesaggio della Città metropolitana di Torino. Inoltre alla riunione erano presenti, il capo di gabinetto del Ministero Giampaolo D’Andrea ed il segretario generale del Mibac Antonia Pasqua Recchia.museo-egizio-torino

Bianco ha chiesto di accelerare precisando che “stiamo lavorando perché quello fra Torino e Catania sia un esempio di collaborazione a livello nazionale“. “Abbiamo lavorato – ha spiegato Licandro – a una bozza di convenzione che è stata ormai definita in quasi tutte le sue parti, dunque sarà siglato un accordo che sarà a tre: Comune di Catania, Fondazione Museo Egizio e Sovrintendenza per conto dello Stato“. La convenzione definisce i compiti e i ruoli dei tre soggetti artefici della nuova sede del Museo Egizio.

Il Comune di Catania s’impegna a dare una sede, già individuata in un’ala del convento dei Crociferi, e s’impegna inoltre a trovare i finanziamenti per gli allestimenti e per avviare il museo, che non sarà esclusivamente egizio, ma un percorso che lo colleghi con la cultura greca.

Infatti nella sede verranno esposti reperti della città di Tebtunios, città fondata nel 1.800 a.C., dove sono stati ritrovati preziosi papiri del periodo demotico e greco.

L’idea dell’apertura di una sezione staccata del Museo Egizio di Torino a Catania, era venuta al sindaco Bianco che ne aveva parlato con la presidente Evelina Christillin. Quest’ultima aveva dato notizia del progetto in un’intervista al Tg1 nel febbraio scorso. Pochi giorni dopo, il direttore del Museo, Christian Greco, aveva sottolineato l’importanza della “creazione di una seconda sede del Museo in una Sicilia che al centro degli scambi culturali del Mediterraneo in età ellenistica, si configura come una terra ideale per poter sviluppare tematiche connesse all’antico Egitto“.

Il 25 febbraio scorso, a Roma, il progetto aveva ricevuto il pieno appoggio del ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, che ne aveva parlato anche durante la presentazione della mostra “Egitto e Pompei”. “Con la sezione del Museo Egizio – ha concluso Licandro – si consolidano e diventano strutturali quelle attrattive culturali di grande importanza che in questi ultimi anni hanno reso sempre più vivace Catania facendola diventare un rilevante polo d’attrazione. Il Museo Egizio è non solo un attrattore culturale, ma soprattutto parte di un ampio progetto scientifico per la conoscenza della storia della Sicilia nel Mediterraneo che coinvolgerà anche gli istituti di ricerca“.

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