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Ombre sulla vendita all’asta dei manoscritti di Verga

Ombre sulla vendita all’asta dei manoscritti di Verga

06.12.2016.

CATANIA – Una decisione forte che porta ad una vera e propria indagine: il ministero dei Beni culturali, insieme con i Carabinieri del nucleo “tutela del patrimonio culturale”, ha deciso di bloccare l’asta di Parigi da Christie’s che mostravano alcuni scritti autografi di Giovanni Verga.lettere-giovanni-verga1-670x454

La magistratura, come dicevamo prima, ha aperto addirittura un’inchiesta in quanto la vicenda presenta alcuni aspetti poco chiari: secondo qualche ricostruzione, le carte messe all’asta pare appartengano ad una serie di documenti consegnata ai Perroni, famiglia romana, dal ministro Bottai nel 1928, per valutarla. Dopo una lunghissima polemica e “tira e molla”, i Perroni avrebbero consegnato alla Regione Sicilia tali documenti sotanto 50 anni dopo, nel ’78.

Ma non è la prima volta che si apre una diatriba sui manoscritti dello scrittore catanese: nel 2013,infatti, sempre all’asta da Christie’s, vennero sequestrate alcune tranche di documenti affidati poi all’università di Pavia.

Nel dettaglio, c’è anche la “riduzione” cinematografica della “Cavalleria Rusticana” tra i lotti interessati, che sarebbero in possesso di Giovannino Verga, nipote del più celeberrimo scrittore di Vizzini. Quest’ultimo avrebbe venduto, in maniera irregolare, parte di questi documenti: a questo è dovuto l’intervento del ministero.

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