“Mi sono vergognato del nome di una bomba, l’hanno chiamata ‘la madre di tutte le bombe’, ma guarda, la mamma dà la vita e questa dà la morte, e diciamo ‘mamma’ a quell’apparecchio, che cosa sta succedendo?”. Così il Papa rispondendo ai ragazzi delle “Scuole della pace”. “Quello che hai detto è vero – ha aggiunto – siamo in guerra, queste cose succedono, ma anche ci sono tante cose buone, nascoste, gente che spende la sua vita a servizio degli altri, dobbiamo denunciare queste cose brutte perché il mondo vada avanti per la strada che fanno vedere questa gente, che è nascosta in questo momento, ho risposto o vuoi qualcosa di più”. Al termine dell’udienza il Papa ha salutato tra gli altri il ministro della Istruzione Valeria Fedeli, abbracciandola, e il sottosegretario all’Istruzione, Vito Di Filippo.
Papa Bergoglio rispondendo alle domande dei ragazzi delle “Scuole della pace” non ha specificato a quale bomba si riferisse ma sembra evidente che pensasse alla Moab, la bomba sganciata lo scorso 13 aprile dagli Stati Uniti in Afganistan.