MAZARA DEL VALLO – Questa mattina a Mazara del Vallo si è tenuto un sit-in di solidarietà agli equipaggi dei motopescherecci «Medinea» ed «Antartide», sequestrati dalle autorità libiche il 1° settembre scorso 35 miglia a largo di Bengasi dalla marina fedele al generale Khalifa Haftar.
promuovere la manifestazione sono stati i comparti Pesca di Cgil, Cisl e Uil. I 18 marittimi si trovano a Bengasi, ma ormai da giorni non riescono a sentire le loro famiglie tra le quali l’angoscia cresce ogni giorno di più. C’è molta preoccupazione tra i familiari, anche perché non comunicano con i loro cari da oltre 15 giorni e anche prima non è che fossero proprio riusciti a parlare con tutti ma solo a sapere che stavano tutti bene.
Secondo quanto trapela, il pressing del ministero degli Esteri su Haftar sarebbe senza sosta. La nostra diplomazia si starebbe prodigando in silenzio ma senza soluzione di continuità per arrivare il prima possibile al rilascio degli equipaggi e dei pescherecci. Le ultime notizie dicevano che il generale Haftar non intenderebbe rilasciare i marittimi fino a quando l’Italia non avrà liberato quattro libici partiti da Bengasi nel 2015 e condannati a 20 e 30 anni nel carcere di Catania per omicidio e traffico di migranti. Sono accusati in particolare di aver organizzato un viaggio della speranza nel quale sono morte 49 persone. Ma in realtà sarebbe stato un errore giudiziario e si tratterebbe di quattro atleti libici in fuga dal loro Paese.
Ma di questa trattativa è da alcuni giorni che non si sa più nulla, sebbene i contatti diplomatici proseguano nel massimo riserbo. Il silenzio però dà fiato alle trombe dell’opposizione che chiedono al governo un maggiore impegno per la liberazione dei 18 siciliani.
«E’ sconcertante il fatto che l’opposizione riesca a strumentalizzare per fini politici anche una questione così delicata e dolorosa per il nostro Paese come il sequestro dei 18 pescatori, bloccati in Libia dal primo settembre – hanno detto in una nota i deputati e le deputate del MoVimento 5 Stelle in commissione Esteri -. La liberazione è una priorità assoluta per il governo che sta lavorando – mantenendo un basso profilo mediatico come la diplomazia richiede in questi casi – per riportare a casa i nostri concittadini. Ancora una volta, da un lato c’è chi sposa la propaganda e il facile clamore dall’altra chi si impegna per giungere allo scopo».
«Esprimiamo anche la nostra massima vicinanza ai familiari che oggi hanno svolto un’importante manifestazione a Mazara del Vallo. Non siete soli. La Farnesina ha già avviato contatti con le autorità della Libia in modo da esortare il rilascio dei nostri pescatori. L’impegno nostro è massimo e ci stiamo battendo per riportarli a casa il prima possibile», conclude la nota.