Il 2018 al Teatro Piscator s’aprirà all’insegna delle risata con “Uno, nessuno, centomila…Followers” di e con Eduardo Saitta. Giorno 1 gennaio alle ore 19.00 l’attore catanese inaugurerà il nuovo anno con lo show che ha divertito ed entusiasmato il pubblico per tutta la seconda metà del 2017, raccogliendo ampi consensi e numerosissime presenze.
«A Catania non c’è ancora la tradizione di frequentare i teatri durante le feste – spiega Saitta -. Un’abitudine ormai radicata nel resto d’Italia. Proverò ad aprire anche questo filone, con la certezza che la città ha sempre più voglia di frequentare i luoghi della cultura. Del resto anche il teatro è uno splendido spazio di aggregazione e lo spettacolo che ho scelto di portare in scena concede tanti spunti per dialogare e ridere anche oltre le poltrone rosse».
Una piéce nata per caso, e non “a caso”, in un palazzetto colmo di giovani: al termine di un matinée riservato al Liceo Scientifico di Santa Teresa di Riva infatti, Eduardo Saitta sperimenta un modo nuovo di raccontare Pirandello. È l’avvio di un monologo divertentissimo che per un’ora e mezza tiene incollati alle sedie alunni ed insegnanti.
Dall’esame del testo del celebre autore agrigentino viene fuori lo specchio, è proprio il caso di dire, dei giorni nostri. L’immagine di Vitangelo Moscarda riflessa, vista dall’esterno, viene spiegata con un linguaggio semplice ed immediato e trasposta ai giorni nostri, dando risalto alle particolarità di ognuno di noi. Si spazia dalla crisi economica, alle unioni civili, dal modo di utilizzare Facebook ed i social in generale, alla sanità, senza mai perdere d’occhio la realtà, rappresentata anche attraverso le immagini più strane raccolte durante l’anno. Lo spettacolo strizza l’occhio alla nuova generazione esasperando il modo di porsi dei giovani nei confronti di genitori e dei loro coetanei mettendo in risalto le differenze tra il ragazzo di estrazione più elevata e quello dai modi di fare più “genuini”, personaggio che grazie alla trasmissione televisiva “Insieme” è ormai conosciuto come “Jonathan”. Due ore di puro divertimento, due ore di sane risate che nascono da uno studio attento della società, dei suoi vizi e delle sue stranezze.