La mostra “Turi Ferro e il Teatro Stabile. Storia di un amore”, curata da Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, sarà la prima tappa di questo lungo percorso: dall’1 marzo sarà aperta al pubblico, seppur con ingressi regolati da turni contingentati per fascia oraria e con prenotazione obbligatoria, così da garantire il massimo rispetto delle norme imposte dall’emergenza Covid.
“Sono particolarmente felice che questa mostra dedicata a Turi Ferro sia il primo appuntamento che ci consente di tornare a incontrarci dal vivo nel nostro Teatro”, commenta il direttore Laura Sicignano. “C’è più di un motivo per cui il nostro tributo a Turi Ferro – aggiunge – quest’anno non ha un intento solo celebrativo. La figura di Turi Ferro è emersa nello scenario del Dopoguerra italiano: lui stesso ha operato come artista in grado di concorrere in quel momento alla ricostruzione del Paese. Oggi noi ci ritroviamo ad attraversare una contingenza che ha molto a che fare con quella fase: il Teatro condivide con tutta la società la necessità di ripartire, ma anche la consapevolezza che ri-partire significherà ri-costruire. Ecco che in questa prospettiva Turi Ferro ci è d’ispirazione”.