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“Settimana della salute in Sicilia”: da oggi all’8 aprile a Palermo e Catania oltre 60 esperti a confronto

“Settimana della salute in Sicilia”: da oggi all’8 aprile a Palermo e Catania oltre 60 esperti a confronto

04.04.2017.

CATANIA – In Sicilia, in ordine alla mortalità, al primo posto figurano le malattie cardiovascolari che incidono, in Sicilia, su oltre il 40% della mortalità regionale, con una percentuale che è superiore alla media nazionale. Più di un terzo delle altre cause di letalità è dovuto a tumori, diabete, malattie respiratorie croniche, tutte patologie che, nella maggior parte dei casi, potrebbero essere evitate.

Di fronte a questa realtà sconfortante, la Società Italiana di Storia della Medicina, presieduta dal professore Adelfio Elio Cardinale, promuove fino all’8 aprile, con la partecipazione attiva dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, la “Settimana della Salute in Sicilia”, divisa tra Palermo e Catania, come iniziativa dedicata all’informazione, all’educazione e alla promozione della Salute della popolazione dell’Isola, al fine di favorire la sensibilizzazione alla prevenzione primaria e secondaria per il controllo delle malattie croniche evitabili. Una maratona della salute che vedrà impegnati più di 60 esperti che abbraccerà quasi tutto lo scibile della medicina contemporanea.

Giovedì 6 aprile. Nell’Aula Dusmet dell’Ospedale Garibaldi-Centro i lavori su “La prevenzione oncologica nell’adulto” inizieranno alle 9.30 con i saluti del prof. Roberto Fallico, presidente dellaSocietà Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica.

Venerdì 7 aprile l’appuntamento è fissato alle ore 9 nell’Aula Conferenze dell’Edificio 8 del Policlinico Universitario di Catania e i lavori della giornata prevedono due sessioni, “Profili di cura e buone pratiche in pediatria” e “Oncologia pediatrica e prevenzione in Pediatria”, entrambe dedicate alla Sanità che si occupa dei più piccoli. L’introduzione di questa seconda giornata è affidata al prof. Salvatore Paolo Cantaro, direttore generale Policlinico Universitario Vittorio Emanuele Catania, e al dott. Salvatore Requirez dirigente del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, Assessorato della Salute Regione Siciliana.

“Molte condizioni gravi di malattia, oggi in preoccupante aumento, non sono ineluttabili segni del destino, ma condizioni spesso evitabili. Ritengo la ‘Settimana della Salute in Sicilia’ un incontro poliedrico nei temi affrontati, itinerante, di qualità formativa, un sostanziale contributo per migliorare la salute dei siciliani”, ha osservato il professor Adelfio Elio Cardinale della  Società Italiana di Storia della Medicina

Per l’assessore della Salute della Regione Siciliana, Baldo Gucciardi, da tempo, la cultura della sanità siciliana è ospedalocentrica. Si aspetta il manifestarsi di una patologia per poi curarla.

“La Promozione della Salute diventa, giorno dopo giorno, una delle voci più importanti delle attività sanitarie nella nostra regione”, sottolinea Salvatore Giglione, dirigente generale del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale della Salute.

E l’asserzione che il futuro sta nella prevenzione, trova conforto nella dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che indica l’86% dei decessi, il 77% della perdita di anni di vita in buona salute e il 75% delle spese sanitarie in Europa, compresa l’Italia, causati proprio dalle patologie cardiovascolari, tumori, diabete mellito, malattie respiratorie croniche, che hanno in comune fattori di rischio modificabili, quali il fumo di tabacco, l’obesità, il sovrappeso, l’abuso di alcol, lo scarso consumo di frutta e verdura, la sedentarietà, l’eccesso di grassi nel sangue, l’ipertensione arteriosa.

“Formare la popolazione alla prevenzione non è opera facile. Per attivarla, occorre che le abitudini corrette divengano abitudini di vita nei cittadini”, dice Francesco Vitale, preside della Facoltà di Medicina dell’università di Palermo.

Per Ignazio Tozzo, dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana “occorre penetrare sempre più nel tessuto sociale per fare assumere ai cittadini la consapevolezza che la tutela della loro salute si fonda su una corretta prevenzione, un risultato che deve vedere protagonisti i medici di famiglia, la scuola, le associazioni di volontariato e la rete civica della salute, oltre che Regione e Asp”.

Rispetto al resto del Paese i siciliani fanno poca attività fisica, presentano una maggiore frequenza di obesità e non rispettano sempre, come sarebbe richiesto, i divieti di fumo nei locali.

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