“Sinceramente Bugiardi” per raccontare sorridendo intrighi e scappatelle coniugali

di Elisa Guccione

CATANIA- Equivoci, bugie e tradimenti per sofisticati sotterfugi dal ritmo frenetico raccontati con ironia nella commedia “Sinceramente bugiardi” di Alan Aycbourn diretta abilmente da Vittorio Rosa in scena fino al 25 marzo sul palco del Teatro Brancati.

Un umorismo tipicamente anglosassone che grazie all’estrema bravura dei quattro protagonisti Alessandra Cacialli, Sebastiano Tringali, Debora Bernardi e Filippo Brazzaventre catapulta il partecipe pubblico in sala nella Londra degli anni sessanta, prima nell’appartamento da single della giovane e moderna Ginny (Debora Bernardi) che tenta di nascondere avventure passate e legami non limpidi, come la tresca con Philip (Sebastiano Tringali) un attempato uomo sposato annoiato dalla routine del matrimonio con Sheila (Alessandra Cacialli), a Greg (Filippo Brazzaventre), il nuovo e innamoratissimo fidanzato che di punto in bianco fa la fatidica proposta di matrimonio per poi spostarsi nella campagna londinese per conoscere quelli che pensa siano i futuri suoceri. Pause precise, mimica perfetta, giochi di sguardi e colpi di scena capaci di stimolare l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine per uno spettacolo brillante, arricchito dalle musiche dei Beatles in una scena mobile e di estrema classe curata in ogni minimo dettaglio da Susanna Messina, come la riproduzione del giardino inglese di Villa Salici.

La trama, in realtà molto semplice e per questo vincente, ruota attorno ad una serie di doppi sensi e giochi di parole in cui è possibile riconoscersi e specchiarsi, perché tutti nessuno escluso siamo stati vittime e carnefici di bugie più o meno lecite, magari per rinverdire un rapporto come nel caso della coppia interpretata da Alessandra Cacialli e Sebastiano Tringali. Perfetta Debora Bernardi che con le sue facce e le sue esasperate bugie sempre più grosse nel liberarsi di un passato scomodo e vivere un amore alla luce del sole con lo squattrinato fidanzato interpretato con estrema bravura e naturale semplicità da Filippo Brazzaventre, il quale coinvolge e diverte nelle sue scenate di gelosia e nei dialoghi al limite del possibile con quella che apparentemente ritiene sia sua suocera, riesce a conquistare l’attenzione dello spettatore più esigente. Eccellente Alessandra Cacialli, signora del nostro teatro, nel ruolo della moglie casalinga, che dopo aver capito il tradimento del marito ottimamente interpretato da Sebastiano Tringali a causa di un paio di pantofole maschili trovate accidentalmente sotto il letto della giovane amante riesce ad insinuare in lui dubbi a cui non potrà avere risposta tra ambiguità e punti interrogativi irrisolti tipici del rapporto uomo donna.

Elisa Guccione