Sono almeno 58, tra cui 11 minori, i morti in un raid aereo avvenuto in Siria con il sospetto uso di gas, secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). L’ong, citando fonti mediche, ha aggiunto che il bilancio potrebbe aggravarsi perché vi sono anche 160 feriti o intossicati, alcuni dei quali in gravi condizioni. L’attacco è avvenuto a Khan Sheikhun, nella provincia nord-occidentale di Idlib, in mano ad insorti e qaedisti dell’organizzazione Fatah al Sham (ex Fronte al Nusra). Successivamente un ospedale da campo dove venivano curate le vittime dell’attacco è stato colpito in un altro raid, secondo fonti degli attivisti. Il capo del servizio di difesa civile dell’opposizione a Khan Seikhun, citato dall’agenzia Ap, ha detto che la struttura è stata “presa di mira dopo l’attacco”. Il responsabile, Abu Hamdu, ha detto che l’ospedale da campo è stato distrutto e cinque ambulanze danneggiate.
Se sarà confermato che si tratta un attacco chimico, come sembra,è “chiaramente un crimine di guerra”, riferisce un funzionario del Dipartimento di stato secondo cui gli Usa e l’organizzazione per il divieto delle armi chimiche stanno accogliendo informazioni su quanto accaduto. “L’attacco chimico di oggi contro degli innocenti in Siria, compresi donne e bambini, è riprovevole e non può essere ignorato dal mondo civilizzato”, sostiene Donald Trump.
Il comando generale delle forze armate siriane “smentisce categoricamente” di avere compiuto un attacco chimico a Khan Sheikhun. Lo si legge in un comunicato diffuso dall’agenzia governativa Sana. Le forze armate “non hanno e non useranno mai questi materiali in nessun luogo o momento”, si legge ancora nella nota, in cui si afferma che lo stesso comando generale “ritiene responsabili per l’uso di sostanze chimiche e tossiche i gruppi terroristi e quelli che sono dietro a loro”.
Ma gli Stati Uniti ritengono che nell’attacco chimico in Siria “sia stato usato il sarin” e che “quasi certamente” il bombardamento “sia stato compiuto dalle forze di Assad”. Lo riferisce l’autorevole quotidiano panarabo Asharq al Awsat. Ed il segretario di Stato Usa, Rex Tillerson, ha affermato che su Russia e Iran gravano “grandi responsabilità morali” per le morti in Siria in seguito all’attacco con armi chimiche.
In una nota, Save The Children, riporta: “I medici di una delle cliniche gestite dal nostro partner Syrian Relief ci hanno raccontato di aver ricevuto tre bambini sotto i 6 anni, appena coscienti, che faticavano a respirare, con il naso che colava e le pupille contratte. I medici dicono che questi sintomi sono coerenti con l’uso di agenti nervini, come il sarin”.
La Francia ha chiesto una riunione “urgente” del consiglio di sicurezza dell’Onu, che si svolgerà domani. E’ una strage di bambini, l’ennesima in Siria. Questo mostrano le terribili foto di ciò che l’attacco chimico a Idlib ha lasciato dietro di sé. Gruppi di bambini seminudi, ammassati gli uni sugli altri, con le braccia rigide, gli occhi ancora spalancati e il terrore nello sguardo. Le foto mostrano file di cadaveri a terra ma anche gli ospedali con i bimbi terrorizzati, spaesati, alcuni in fin di vita, il volto coperto dalle maschere di ossigeno. E poi un padre, disperato, con gli occhi segnati dal pianto, che tiene in braccio il corpo rigido della sua bambina.
La Casa Bianca non ha dubbi sulle responsabilità dell’attacco chimico in Siria e ha attribuito ”queste azioni odiose” direttamente al governo di Assad. Il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer, ha fatto sapere che è escluso un cambio di regime in Siria: non è una opzione fondamentale, il governo di Assad è una ”realta’ politica”, ha detto Spicer, nel suo briefing quotidiano con la stampa. Sempre attraverso il suo portavoce, la Casa Bianca ha condannato l’attacco chimico attribuito al regime di Assad definendolo un atto intollerabile e sostenendo che le conseguenze sono imputabili alla precedente amministrazione che “non fece nulla” dopo che il presidente siriano varcò la cosiddetta “linea rossa” fissata da Obama.
I presidenti di Turchia e Russia, Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin, hanno discusso in una telefonata del raid. Lo riferiscono fonti presidenziali di Ankara, secondo cui “Erdogan ha detto che un tale attacco disumano è inaccettabile”. I due leader hanno inoltre ribadito l’importanza del mantenimento della tregua in Siria e del rafforzamento della cooperazione antiterrorismo.
Le notizie è “orribile” ed è “un drammatico promemoria del fatto che la situazione sul terreno continua ad essere drammatica”. Così l’alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini. “Ovviamente c’è una primaria responsabilità del regime, perché la sua responsabilità è quella di proteggere il suo popolo, non di attaccarlo”. Il tema della “responsabilità” per quanto accaduto nella guerra in Siria è “centrale”, ha detto Federica Mogherini. “Noi europei crediamo che le responsabilità abbiano rilevanza, quindi chi ha commesso crimini di guerra deve essere chiamato a risponderne”. Mogherini ha anche ribadito di ritenere “irrealistico” che il futuro della Siria continui come “è stato negli ultimi 40 anni”. Ma sul futuro di Assad “sta ai siriani decidere”.
L’attacco chimico su Idlid è “un crimine contro l’umanità” che “merita una punizione” e che “può distruggere l’intero processo” di pace avviato ad Astana: così il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan lo aveva già definito “disumano” e “inaccettabile” in una telefonata con il suo omologo russo, Vladimir Putin.
“Le notizie di un attacco chimico contro civili inermi in Siria e di bombardamenti sugli ospedali dove erano stati ricoverati i feriti sono sconvolgenti – ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano -. L’Italia sarà in prima linea al Consiglio di sicurezza dell’Onu nella riunione d’urgenza, richiesta da Francia e Gb, e domani alla Conferenza di Bruxelles sulla Siria, nel condannare l’uso di armi di distruzione di massa contro la popolazione siriana e nel chiedere con forza che vengano individuati i responsabili di questo crimine contro l’umanità”.