Catania- Grande festa per i dieci anni di attività ininterrotta della Compagnia Poetica Produzioni con standing ovation e numerosi applausi per l’applaudita messa in scena de “I Promessi Sposi- Amore e Provvidenza” lo spettacolo più amato e visto dal pubblico siciliano negli ultimi 10 anni.
Le oltre 70 repliche di questi anni non hanno scalfito la bellezza, la magnificenza e l’imponenza di questo spettacolo musicale che consacra definitivamente la Poetica Produzioni come, ha scritto la critica in questi anni, la “Piccola Broadway sotto il vulcano”.
Sul palco del Teatro Metropolitan, gremito in ogni ordine di posto, l’affiatata compagnia composta da 30 performer tra cantanti, attori e ballerini coinvolge ed emoziona con una sequenza narrativa ininterrotta e cinematografica capace di tradurre in chiave ancor più immaginifica e fortemente passionale il romanzo dei romanzi.
L’accurata e perfetta regia di Alessandro Incognito, ribattezzato non a caso dopo il successo di Dracula il re del musical made in Sicily, con la collaborazione di Gisella Calì le scenografie di Artefatto Allestimenti e Gaetano Tropea, il videomapping di Riccardo Guttà, i costumi di Rosy Bellomia, le coreografie di Erika Spagnolo e la direzione musicale di Lilla Costarelli coinvolgono anche lo spettatore più esigente donando linfa vitale all’eterna storia d’amore di Renzo e Lucia, interpretati in questa nuova edizione da Bruno Gatto e Giorgia Morana, dove il travaglio esistenziale dei personaggi protagonisti come l’Innominato (Emanuele Puglia), la monaca di Monza (Grace Previti) e Don Rodrigo (Carmelo Gerbaro) vengono descritti con pennellate di estrema umanità fino ad arrivare a toccare le pieghe più nascoste dell’animo umano.
L’intera produzione artistica si avvale di professionisti di prestigio tra veterani del teatro come Filippo Brazzaventre nel doppio ruolo di Fra Cristoforo e del Cardinale Borromeo, Franco Colaiemma in Don Abbondio, Cosimo Coltraro voce fuori campo dell’avvocato Azzecca-Garbugli, Ketty Governali la fedele Perpetua, Alice Ferlito la madre Agnese e di giovani ma talentuose promesse come Francesca Pulvirenti la madre della piccola Cristina vittima della peste e Alessandro Chiaramonte nel ruolo di Egidio e del Griso raccontano in chiave fortemente passionale la storia d’intrighi e d’amore più amata e conosciuta di tutti i tempi.
Un’opera corale e maestosa dove ogni singolo ruolo, durante i due intensi atti arriva a descrivere con lucida fedeltà il pensiero dell’amore come unica forza che può salvare ed unire evidenziando con attenta e sensibile cura il travaglio psicologico di tutti i personaggi come quello dell’Innominato, interpretato da un superlativo Emanuele Puglia nel rendere viva e vibrante la conversione di uno dei personaggi chiave dell’intero intreccio narrativo o l’ossessione di Don Rodrigo per Lucia, che nell’interpretazione di Carmelo Gerbaro dipinge con estrema umanità la bramosia di ottenere l’oggetto del proprio desiderio a qualunque costo.
Lo spettacolo di Alessandro Incognito, premiato con enormi applausi ad ogni cambio di scena, capace di trasmettere al pubblico quell’entusiasmo e quella voglia di fare che lo ha reso unico sin dal debutto vince ancora una volta rivalutando un’opera letteraria al punto tale di renderla fruibile al grande pubblico e diventare un piccolo capolavoro del teatro siciliano che sicuramente merita di varcare i confini dell’isola e di essere apprezzato da platee sempre più vaste.