di Elisa Guccione
CATANIA- Debutto in grande stile per la nuova stagione del Teatro L’Istrione, “A ciascuno il suo”, che tra contaminazioni dialettali, divertenti incursioni nella commedia dell’arte e un felice connubio tra classico e contemporaneo vince la rischiosa scommessa di mettere in scena il riadattamento del “Don Giovanni” di Moliere, in scena fino a domenica 15 ottobre, realizzato da Francesco Russo, autore anche dell’intelligente ed innovativa regia.
Un testo rappresentato in chiave nuova e a tratti ironica che mettendo in risalto le debolezze e i vizi dell’impenitente Don Giovanni, interpretato da un magnetico Valerio Santi, spiega la psicologia del protagonista schiacciata dall’irrisolto rapporto con la madre causa del successivo approccio solamente sessuale e mai affettivo con le numerose donne incontrate nel proprio cammino.
Per la prima volta la penna di Francesco Russo, straordinario nel ruolo del fedele e scaltro servitore “Sgangarello” ed espressione tipica della commedia dell’arte che in questa riedizione del Don Giovanni rappresenta la morale, dà ampio spazio al ruolo della madre, interpretato da Cindy Cardillo, in cui i sentimenti contrastanti di amore e ossessione maniacale delineano gli aspetti tipici del complesso di Edipo evidenti nel protagonista e nel rapporto con Zanetta, un’intensa Irene Tetto, l’unica donna amata dal protagonista al di là del semplice amplesso che dominerà Don Giovanni fino al tragico epilogo finale ed Isabella, Eleonra Sicurella, l’ennesima moglie abbandonata appena ottenuto il soddisfacimento del proprio piacere e difesa da un padre incapace di veder soffrire la figlia, interpretato da Concetto Venti.
Una messa in scena in due atti dal ritmo frenetico ed incandescente capace di coinvolgere sin dalla prima battuta l’attenzione del numeroso pubblico della prima, generoso negli applausi, per uno spettacolo dalle atmosfere senza tempo come il controverso e complicato legame tra uomo e donna.
Elisa Guccione