di Elisa Guccione
CATANIA- Un crescendo di emozioni si consumano sul palco del Teatro Piscator per la prima di “Servo di scena”, testo scritto nel 1979 da Ronald Harwood e spettacolo inaugurale della 49° stagione del Teatro dei Saitta, diretto da Sebastiano Mancuso con la riduzione teatrale di Eduardo Saitta. Il rapporto simbiotico tra Sir, Salvo Saitta, vecchio leone da palcoscenico oramai in declino e Norman, Eduardo Saitta, fedele collaboratore e fondamentale sostegno umano ed artistico pronto ad aiutare il capocomico con affetto quasi filiale viene raccontato tra passioni, coraggio e dolore con grande emozione e coinvolgimento fino al punto di sfiorare i sentimenti più nascosti dell’anima.
Un dramma umano ed esistenziale che abbatte il muro immaginario della quarta parete facendo vivere ai numerosi presenti, generosi negli applausi, la vita del camerino ambientazione principale della rappresentazione. In una scena essenziale, curata da Pamela Baudo, a cui fanno da colonna sonora i bombardamenti nazisti nell’Inghilterra degli anni 40 in un atmosfera dal sapore Shakesperiano viene delineata l’immensa passione di chi vive il palcoscenico come seconda casa che neanche la guerra che imperversa fuori dalle mura del teatro o l’amore della compagna di vita può impedire l’esibizione.
Salvo ed Eduardo Saitta insieme ad Aldo Mangiù, Annamaria Nicotra, Massimo Procopio, Antonella Scornavacca ed Adele Ferlito superano l’ambiziosa e difficile prova di far vivere, vincendo i pregiudizi iniziali, anche nello spettatore più esigente, un viaggio capace di raccontare il mondo teatrale tra oneri ed onori.
Elisa Guccione