A Palazzo degli Elefanti presentate le nuove stagioni
di Elisa Guccione
CATANIA- “Per la prima volta il Bellini e lo Stabile insieme per rilanciare il Teatro catanese”. Queste le parole del sindaco Enzo Bianco, dai microfoni del salone Bellini di Palazzo degli Elefanti, durante la conferenza stampa di presentazione delle rispettive stagioni teatrali dei due Enti confermando così la stretta collaborazione nata per risollevare le sorti del mondo teatrale etneo, supportata anche dall’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, del Comune e della città Metropolitana.
Tra bilanci ancora da approvare, stipendi da saldare e un ingente disavanzo economico l’appuntamento con il palcoscenico del Verga e del Bellini continuerà ad essere ancora una presenza costante per i catanesi.
Presenti all’incontro culturale Anthony Barbagallo, assessore regionale al turismo, sport e spettacolo, Roberto Grossi e Francesco Nicolosi, rispettivamente sovrintendente e direttore artistico del Teatro Bellini, Giorgio Pace e Giovanni Anfuso, commissario straordinario del Teatro Stabile, e Giovanni Anfuso, consulente artistico dello Stabile.
“La rassegna 2016/2017 dello Stabile – spiega il commissario Giorgio Pace davanti ad una sala gremita- nasce per la grande risposta d’affetto dei catanesi ricevuta quest’estate all’anfiteatro greco romano con la pièce “Il canto delle sirene”. La città ha voglia di teatro e qualsiasi cosa sarà fatta durante questo commissariamento deve essere limpida e facilmente verificata per il rispetto dei nostri abbonati”. Alla domanda sulla gravosa situazione economica risponde: “Quest’incontro serve per annunciare la nuova ed importante stagione che partirà dal 22 novembre con Pippo Pattavina in “Il piacere dell’onestà”, tutti i problemi economici che dobbiamo risolvere dovranno essere discussi dai soci il prossimo lunedì durante l’incontro con i sindacati”.
Saranno cinque i titoli operistici e due di danza per la stagione lirica e di balletti 2016/17, mentre diciotto i concerti della stagione sinfonica a cui se ne aggiungeranno nove fuori abbonamento per il cartellone del Bellini. Il 21 gennaio, inaugurazione della stagione operistica, sarà rappresentata per la prima volta in assoluto “La straniera” di Vincenzo Bellini, e a seguire saranno messe in scena “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini, “Salomè” di Richard Strauss, “Don Giovanni” di Mozart e “La vedova allegra” di Franz Lehar che vede la partecipazione di Tuccio Musumeci nel ruolo di Niegus. “Lo Schiaccianoci” di Cajkovskij e la rivisitazione tragica di “Carmen” di Bizet sono i balletti in programma. Fuori abbonamento sarà rappresentata “Messa Arcaic” di Franco Battiato e durante il periodo natalizio andrà in scena “Chiarastidda” spettacolo che si avvarrà della partecipazione di Peppe Servillo.
Dieci gli spettacoli in abbonamento alla sala Verga più un fuori abbonamento per la rassegna dello Stabile. Dal 22 novembre, nell’ordine, andranno in scena “Il piacere dell’onestà”, “Macbeth”, “Le Serve”, “Notturno di donna con ospiti”, “Vizio di Famiglia”, “Macbeth. Una Magaria” in coproduzione con lo Stabile di Palermo, “Due donne che ballano”, “Profumo di donna”, “Edipo”, “Il misantropo”, mentre fuori abbonamento sarà rappresentato “Minnazza – letture tra miti e pagine di Sicilia” con Leo Gullotta che ha richiesto il simbolico cachet di un euro. Novità di quest’anno la rassegna di eventi e performance multidisciplinari “Altrove: il Teatro va in città” dove cinque siti di particolare significato storico architettonico come la Chiesa di San Nicolò l’Arena, la sala Vaccarini di Palazzo degli Elefanti, gli ambulacri del Teatro Greco Romano, la Sala Consiliare di Palazzo Minoriti e il Rettorato dell’Università di Catania ospiteranno, nell’ordine, spettacoli su temi sociali come l’emigrazione con la messa in scena “Solo Andata”, l’omosessualità con “Sui Generis”, l’emigrazione con “Troiane: viaggio di donne migranti”, il potere con “Servizio al potere” e il femminicidio con “Carne da macello”.
“Creare un cartellone che possa attirare ed incuriosire il pubblico con nomi importanti come Glauco Mauri, Giuliana De Sio, Massimo Venturiello, Luca Lazzereschi, Leo Gullotta e Pippo Pattavina non è mai facile– dichiara Giovanni Anfuso– ma sono convinto che stiamo offrendo ai catanesi una buona stagione e credo che l’unico modo per risollevarci da questa situazione sia l’apporto dei giovani allievi della nostra scuola teatrale penna necessaria per riscrivere insieme un futuro vincente”.
Elisa Guccione