CATANIA – La forza dello spirito e la conflittualità dell’anima nel percorso terreno rappresentate, nella suggestiva cornice del chiostro di Ponente del Monastero dei Benedettini nell’ambito della rassegna “Porte Aperte Unict 2016”, dal Maestro di Gong Alfio Sciacca diventano una cosa sola nello spettacolo “Cantico dell’Anima – Gong Opera ispirato al libro tibetano dei morti”, promosso dall’Accademia dell’Armonia in coproduzione con il Teatro Massimo Bellini, l’Università di Catania e l’Accademia di Belle Arti catanese con la collaborazione artistica della professoressa Liliana Nigro e il sostegno di Planeta Grandi Vivai Sciacca, per conoscere e confrontare le tradizioni culturali occidentali ed orientali.
Non è una semplice messa in scena ma una vera cerimonia dell’anima che nel suo debutto nazionale, grazie al supporto dei sessanta elementi del coro del Teatro Bellini, le due arpe, i due corni, la sezione di percussioni e le letture dei passi salienti del Bardo Thodol conosciuto in occidente come il libro tibetano dei morti, opera fondamentale per comprendere e conoscere le basi del buddismo, interpretate dalla calda voce di Alessandro Preziosi coordinate con le frequenze emozionali e vibratorie del gong, suscita nei numerosi presenti dei processi inconsci di rigenerazione spirituale, emotiva e mentale.
Abbandonati al battito del cuore che vibra al suono del gong e alle vibrazioni positive che emana utili per scoprire i diversi sentieri dell’anima e curarne attraverso il fuoco purificatore le alterazioni negative dello spirito procurate dalla malattia è stato possibile, insieme alle musiche di Giovanni Ferrauto e al Maestro del coro del Bellini, intraprendere con il supporto visivo dei giochi di luce il viaggio mortale sospeso fra cancellazione, permanenza, parola e silenzio, secondo il pensiero occidentale, fino ad arrivare alla liberazione il cui unico scopo è dare voce all’anima.
Ph Davide Giuffrida
Antonio Grillo on luglio 11, 2016 AT 06 am
Complimenti a tutti di cuore
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