di Elisa Guccione
CATANIA- Un quartiere a rischio e una Chiesa abbandonata a se stessa come i suoi parrocchiani che, con l’arrivo di due giovani sacerdoti don Ezio, interpretato da uno strepitoso Antonio Grosso, e don Sabatino, un divertente Antonello Pascale, immagine speculare del primo, riesce a ristabilire quel legame ormai inesistente da troppo tempo, divenendo testimonianza di aiuto e accoglienza come predicato da Gesù agli apostoli.
“Venerdì 17 ovvero due preti di troppo” di Antonio Grosso con l’ottima regia di Paolo Triestino in scena fino al due dicembre sul palco del Brancati è una commedia brillante dall’alto valore educativo che con ironia e intelligenza racconta come attraverso la fiducia, l’onestà e l’impegno possa rinascere la voglia di costruire il proprio futuro, scrollandosi di dosso il marciume e la sporcizia che un destino segnato dalla mano nera della camorra aveva decretato come unico cammino per i tanti abitanti di quel quartiere, sottomessi all’egida di don Iovine e dei suoi scagnozzi.
La vicenda si svolge in Campania ma racconta la quotidianità di tanti quartieri della periferia del nostro Paese come potrebbe essere il Brancaccio di Palermo in cui non è difficile identificare la figura di Don Ezio con quella di Padre Pino Puglisi o Don Giuseppe Diana di Castel Maggiore e la loro importante azione di recupero sociale, che dà fastidio all’organizzazione criminale che dirige il quartiere in quanto sottraendo i giovani dalla strada li deruba della manovalanza.
In una scena elegante, curata da Alessandro Ricci, con le luci di Gigi Ascione e i costumi di Maria Marinaro, i due giovani preti fanno di tutto per conquistare i fedeli e riavvicinarli a Cristo reinventando in stile neomelodico l’Alleluia e “Tu sei la mia vita” ottenendo un tifo da stadio e una presenza massiccia di devoti fan del duo Gipsy Christ.
La recitazione di Antonio Grosso è fluida e godibile come la scrittura del suo testo che conferma il successo ottenuto con la precedente pièce “Minchia signor tenente”, capace anche questa volta di aver saputo raccontare l’amarezza della nostra quotidianità con realismo e liricità attraverso un gioco poetico in cui ci si diverte ma non si può fare a meno di riflettere sulla gravità dell’argomento trattato. Il cast capitanato dalla perfetta coppia Grosso- Pascale e composto da Filippo Tirabassi, Maria Scorza, Antonio Spagnuolo con le voci fuori campo di Gianfelice Imparato e Ciro Scalera è affiato e mai noioso, ogni singola battuta e movimento scenico è un fermento di positività e bravura in cui si arriva all’epilogo immaginato e temuto sin dalla metà del primo atto con estrema immedesimazione e partecipazione.
Venerdì 17 ovvero due preti di troppo è uno spettacolo per tutti che arriva diritto al cuore della gente capace di riportare i giovani a teatro ponendosi l’obiettivo ben riuscito di riflettere sorridendo.
Elisa Guccione