Foto Servizio Davide Giuffrida
Acitrezza – “Diffondere attraverso il libro e la lettura la cultura della legalità creando nuove possibilità di crescita e sviluppo in modo da contrastare, in una società dove ancora le pari opportunità non sono state raggiunte, ogni forma di disuguaglianza sociale, etica ed economica”. È stato ribadito più volte da Francesco Carpinato, presidente del consiglio di amministrazione della società “Gli Ulivi”, che gestisce il Lido dei Ciclopi location storica della manifestazione, bene confiscato alla mafia ed affidato in amministrazione finanziaria, e da Patrizia Polizzotto, Diego La Vecchia, consiglieri del Cda, e da Andrea Dara, coadiutore ANBSC, durante la X edizione del Premio Ninfa Galatea, manifestazione ideata e promossa da Enzo Zappulla, presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano.
Presente il vicesindaco di Acicastello Ezia Carbone, la quale ha spiegato come ogni giorno da amministratore cerchi di promuovere azioni a favore delle vittime di violenza come l’istituzione di un codice rosa in Sicilia. “Dal nostro Comune è partita la campagna nazionale Ugl sul femminicidio, alla presenza di Renata Polverini, un’azione sinergica forte affinchè le cifre dei decessi di cui sono vittime le donne possa notevolmente diminuire”.
La conduzione della cerimonia di premiazione è stata affidata a Michela Italia, la quale ha annunciato i nomi dei vincitori decretati dalla giuria di qualità presieduta da Sarah Zappulla Muscarà e composta da Fulvia Caffo, Elena Ciravolo, Caterina Maugeri Costanzo, Michela Sacco Messineo e Margherita Spampinato.
Per aver saputo promuovere e diffondere la cultura siciliana traducendo in bulgaro Luigi e Stefano Pirandello, Nino Martoglio, Ercole Patti, Andrea Camilleri, Antonino Russo Giusti e il contemporaneo Pippo Spampinato accostando il patrimonio letterario della nostra isola alle partiture fonetiche della lingua bulgara nella ricerca di affinità che accomunino la nostra storia e le nostre tradizioni nell’aria del Danubio Daniela Ilieva si aggiudica il Premio Ninfa Galatea 2016 sezione Traduzione. “Sono onorata – spiega la studiosa bulgara– di essere diventata ambasciatrice dell’importante patrimonio letterario dei poeti e degli scrittori siciliani nell’Est dell’Europa”.
In occasione del decennale la giuria decide di premiare la produttrice Donatella Palermo per aver dato prova di capire immediatamente il talento delle persone e aver, fra i tanti, prodotto film come “Tano da morire” di Roberta Torre, “Meraviglioso Boccaccio” dei Fratelli Taviani e “Fuocoammare” di Francesco Rosi dedicato alla tragedia dei migranti seguendo una logica mai scontata puntando sul coraggio, anche nella forma dell’ironia, ed affrontando tematiche a volte scomode. “Non è mai facile fare qualcosa di nuovo– racconta la produttrice cinematografica – e dedicare un film agli sbarchi di Lampedusa non è assolutamente semplice, soprattutto quando si devono proiettare immagini crude che raccontino la nostra realtà, ma sono convinta che l’arte salverà il mondo ed anche per questo ho deciso di seguire questo percorso professionale”.
Per la Letteratura riceve il premio la scrittrice Elena Stancanelli, autrice del romanzo “Femmina nuda”, edito da La Nave di Teseo, per aver saputo raccontare ai tempi di internet il doloroso momento della separazione e dell’abbandono attraverso la storia d’amore e di sofferenza di Anna e Davide diventati inevitabilmente ex. “Raccontare la vita e le sue difficoltà – dichiara Elena Stancanelli- mettendo a nudo i problemi di una donna di quarantaquattro anni, gli anni della protagonista, che si separa dal suo compagno permette di togliere i propri dolori dalle stanze oscure in modo che le sofferenze facciano meno male e diventino meno pericolose ed è giusto che la Letteratura parli anche di questo donando dignità ai momenti di dolorosa quotidianità”.
L’attrice Alessandra Costanzo, che presto sarà protagonista in un docufilm Rai dedicato alla morte di Libero Grassi nel ruolo di Pina Maisano la moglie dell’imprenditore ucciso dalla mafia, ha letto alcuni passi del libro finalista al Premio Strega conquistando il numeroso pubblico presente.
Per il Teatro il Premio Ninfa Galatea 2016 va ad una coppia di attori legati nella vita e nell’arte: Anna Teresa Rossini e Mariano Rigillo per la prestigiosa carriera teatrale ed in particolare per l’interpretazione di “Re Lear”. Anna Teresa Rossini, interprete di primo piano del teatro non solo italiano e diretta da registi come Strheler, Ronconi, Patroni Griffi incarna per la sua duttilità interpretativa l’ideale di attore prediletto da Shakespeare. Mariano Rigillo, attore dalla forte personalità, riesce a sprigionare con il corpo e la voce i caratteri voluti dall’autore riconsegnando al pubblico la verità del mistero della creazione artistica. “Voglio approfittare di questo momento dedicato al Teatro – sottolinea Mariano Rigillo- per parlare della difficile condizione che sta attraversando lo Stabile e vorrei fare un applauso a tutti i miei compagni di lavoro che durante la messa in scena del Re Lear, con grande tenacia e caparbietà, hanno fatto in modo che lo spettacolo potesse comunque essere rappresentato anche a Napoli solamente con i costumi, recuperati in modo rocambolesco, senza scena e senza ricevere alcun compenso. È un momento difficile ma spero ardentemente che la stella dell’Ente Etneo ritorni a brillare più forte di prima”.
Dopo la premiazione, prima di congedarsi dal pubblico, Anna Teresa Rossini e Mariano Rigillo hanno letto due lettere d’amore e passione tra Federico De Roberto ed Ernesta Valle tratte dal carteggio “Federico De Roberto – Ernesta Valle Si dubita sempre delle cose più belle. Parole d’amore e di letteratura”, edito da Bompiani, riportato alla luce da Enzo e Sarah Zappulla.
Foto Servizio Davide Giuffrida